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admin |
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Posts: 731
Location: Palermo
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Sostituisce il tema spostato "Prodotti per il restauro" Per scambiare informazioni, opinioni e dubbi sui prodottti utilizzati nel mondo del restauro... Messaggi preesistenti: ( admin) Su Conservation DistList ho letto un messaggio in cui chiedevano informazioni su test d'invecchiamento di BEVA 371 film e BEVA gel. Non ho una conoscenza diretta sull'uso di questi prodotti. Qualcuno pu� fornirmi informazioni ? ( Alessandro Sidoti) qualcuno di voi conosce test di invecchiamento accelerato �su Primal E 411 e Plextol B 500 ? grazie |
| Sergio TinèAmministratore del forum |
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eflaia |
Febbraio 11, 2005, 11:13pm |
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Resp. laboratorio conservazione e archivista  
Posts: 327
Location: Roma
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Per Alessandro,
Oltre a quanto già detto puoi trovare qulcos'altro on line. Non ho il sito a disposiziooned adesso ma lo trovi facendo una ricerca su google inserendeo le sole parole plextol e yellowing. Uno dei risultati è un articolo su JAIC che potrebbe fare al caso tuo. Enrico |
| Enrico Flaiani |
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Jole Marcuccio |
Febbraio 15, 2005, 1:09pm |
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Posts: 441
Location: Bergamo
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ho riportato di seguito i due messaggi che avevo scritto nella sezione "Temi generali"
messaggio 1 ricerco notizie su EVA (etilvinilacetato), so che si tratta della versione BEVA decerata, ma non ho trovato il prodotto dai miei fornitori, nè notizie tecniche dettagliate, potete aiutarmi?
circa il BEVA 371 e il BEVA gel, sono adesivi usati ormai da molti anni, per eseguire foderature, adesione di strische di tensionamento ecc.
messaggio 2 scusate la replica sintetica sul BEVA, ma avevo fretta. Comunque il BEVA 371 e il BEVA film ( versione dello stesso, esente da soventi, in forma di film secco adatto a foderature trasparenti e comodo per essere sagomato), è il nome di un adesivo inventato da Gustav Berger penso nel '70, composto da paraffina, etilvinilacetato,resina chetonica e solventi alifatici e aromatici, adatto a foderature a caldo. Ora so che la parte cerosa crea inconvenienti e su questo volevo notizie, in quanto collegato alla sua sostituzione con l'EVA.
Riguardo il Primal E 411 e il Plextol B500 so che hanno problemi non solo di ingiallimento, spero che qualcuno più preparato in chimica ti possa rispondere, la cosa interessa. |
| Jole Marcuccio
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Rossella Croce |
Febbraio 15, 2005, 9:04pm |
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Posts: 537
Location: Venezia
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BEVA 371, PRODUTTORE GUSTAV BERGER USA E' una resina termoplastica mista ovvero un copolimero di vinilacetato ed etilene. contenente inoltre una resina chetonica cicloesanonica, esteri della colofonia e paraffina. In commercio è disponibile come Beva gel ( bianco, opaco, al 40% di principio attivo in Toluolo o benzina, ph intorno compreso tra 6.5 e 7.5) o come beva film, film trasparente applicato su carta siliconata pronto all'uso. Il Beva nasce come primo prodotto realizzato esplicitamente per il restauro ( non quindi adattato da altri settori) dei dipinti su tela, ma è applicabile a molti altri settori. Solubile in Idrocarburi alifatici ed aromatici. Insolubile in Alcool Etilico. Si può ottenere un rigonfiamento con Acetone a seconda del grado di polimerizzazione raggiunto. |
| Rossella CroceRestauratore di Beni mobili ed Architettonici Tecnico per la diagnostica dei beni culturali Esperto per la Sicurezza nel settore del Restauro Cooperativa per il Restauro S.c.p.a.- Milano http://www.cooprestauro.netMODERATORE SEZIONE CHIMICA E DIAGNOSTICA |
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Rossella Croce |
Febbraio 15, 2005, 9:37pm |
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Posts: 537
Location: Venezia
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Per Jole. Non mi è chiaro il tuo discorso sul Beva. Il beva è un copolimero eva, anzi meglio è ''il '' copolimero Eva, poichè usualmente nel restauro si utilizza solo questo, a parte rare eccezioni. Come abbiamo gia detto EVA sta per copolimero di vinilacetato ed etilene, di tipo a-b-a-b- per intenderci schematicamente. Non è un composto utilizzabile "a se" nel restauro, ma si presenta in addizione con altre aliquote di sostanze chimiche per ottenere le caratteristiche chimico- fisiche desiderate. L'eva ''a se'' non è altro che un materiale plastico, non diverso dai barattoli portasolvente o dai teloni plastici. Non riesco ben a comprendere cosa stai cercando: forse un altro copolimero eva? Quale il Vinipass p 41 ? (un'altro Eva abbastanza usato in usa per il restauro che però sconsiglio) E' stata sperimentata una versione del beva senza paraffina ( quello che tu intendi presumo decerata) ma non ha preso molto campo perchè creava una serie di problemi. La paraffina è fondamentale per la flessibilità ed altre caratteristiche del film. Riguardo ai problemi del Beva non è dimostrato che dipendano da nessuna delle parti attive presenti, in particolare dalla paraffina, ma più probabilmente dall'applicazione ed in particolare dall'attivazione termica o dalla scelta del solvente utilizzato. ail problema dell'ingiallimento esiste, ma non è così fondamentale per il suo uso ''proprio'' ovvero quello di adesivo per foderatura, se usato con alcune precauzioni che ne pemettono la limitazione alla superficie di contatto senza diffusione verso l'interno degli strati. Riguardo al test d'invecchiamento Invecchiamento artificiale 5 anni buio-luce- luce fosforescente a T ambiente Variazione Ph : no emissione componenti volatili dannosi : bassa resistenza media flessibilità :buona ingiallimento: buio discreto, luce forte resistenza a tensione :media
(fonte Adhesive testing - Canadian Conservation Institute )
Che dire ancora? E' un prodotto sintetico,un polimero di sintesi e come tutti ha i suoi pro e contro ...e qui si potrebbe aprire un ampio dibattito.... |
| Rossella CroceRestauratore di Beni mobili ed Architettonici Tecnico per la diagnostica dei beni culturali Esperto per la Sicurezza nel settore del Restauro Cooperativa per il Restauro S.c.p.a.- Milano http://www.cooprestauro.netMODERATORE SEZIONE CHIMICA E DIAGNOSTICA |
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Rossella Croce |
Febbraio 15, 2005, 9:38pm |
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Posts: 537
Location: Venezia
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Riguardo all'altro eva citato te lo sconsiglio: inacidisce, emette sostanze volatili dannose, perde la resistenza a tensione però ingiallisce meno.... |
| Rossella CroceRestauratore di Beni mobili ed Architettonici Tecnico per la diagnostica dei beni culturali Esperto per la Sicurezza nel settore del Restauro Cooperativa per il Restauro S.c.p.a.- Milano http://www.cooprestauro.netMODERATORE SEZIONE CHIMICA E DIAGNOSTICA |
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Jole Marcuccio |
Febbraio 16, 2005, 9:24am |
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Posts: 441
Location: Bergamo
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Grazie per le spiegazioni, anch'io sono perplessa e quando mi hanno detto di Beva decerato ho pensato alla paraffina presente nel Beva 371,e alla sua funzione.
La mia curiosità nasce dal fatto che il prodotto denominato EVA, usato proprio in sostituzione del BEVA 371, ricorre nei lavori presentati al convegno di Thiene di fine ottobre 2004. Prova a leggere gli Abstract presenti sul sito del CESMAR 7. In particolare in uno di questi lavori è citato l' EVA Helmiterm 42036, è forse il prodotto di cui parli? |
| Jole Marcuccio
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Rossella Croce |
Febbraio 16, 2005, 4:32pm |
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Posts: 537
Location: Venezia
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Mmmmm...ho visto, ma alla data di quel convegno ero negli stati uniti e non ho potuto partecipare. Dalle discussioni, mi sembra si parli di questo non meglio specificato EVA sempre a proposito di strappi e lacerazioni...non intenderanno mica...il beva pasta? L'altra possibilità è che sia stata usata una resina EVA prodotta ad altri scopi (molti produttori di materie plastiche ne fanno) per aggirare il problema della poca tenacità del beva in caso di trazione ( risarcitura strappi) Non mi risulta ce ne siano disponibili a catalogo presso i maggiori fornitori di restauro, ma potrebbe una nuova sperimentazione non ancora diffusa, bisognerebbe chiedere agli autori, od al cesmar 7 informazioni. Ho visto che tu hai partecipato al convegno: non ci sono degli atti, più estesi su cui verificare o almeno tentare di capire? |
| Rossella CroceRestauratore di Beni mobili ed Architettonici Tecnico per la diagnostica dei beni culturali Esperto per la Sicurezza nel settore del Restauro Cooperativa per il Restauro S.c.p.a.- Milano http://www.cooprestauro.netMODERATORE SEZIONE CHIMICA E DIAGNOSTICA |
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Jole Marcuccio |
Febbraio 16, 2005, 6:55pm |
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Posts: 441
Location: Bergamo
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si, ho partecipato con una tecnica poco usata per il risarcimento di strappi e lacerazioni, ma usando la colla d'amido e la colla di storione ( ti posso assicurare che sono più tenaci, sempre in caso di trazione, del Beva o della poliammide). Ho comunque il CD con gli interventi in esteso dei poster e ( dovrei controllare) penso che proprio l'intervento dell'OPD indichi l'EVA Helmiterm 42036, ma non indicano la casa produttrice e come dici tu usato sempre nella risarcitura degli strappi. Ho chiesto anch'io ai fornitori di restauro e non ne sanno niente. Intanto cerco il CD con gli interventi.
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| Jole Marcuccio
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Jole Marcuccio |
Febbraio 17, 2005, 11:57am |
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Posts: 441
Location: Bergamo
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Rossella Croce |
Febbraio 17, 2005, 8:41pm |
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Posts: 537
Location: Venezia
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Potrebbero stare sperimentando qualcosa di nuovo, ma ho bisogno di capire se si tratta del puro polimero o di qualcos'altro per vedere dove eventualmente indirizzarti per l'acquisto. |
| Rossella CroceRestauratore di Beni mobili ed Architettonici Tecnico per la diagnostica dei beni culturali Esperto per la Sicurezza nel settore del Restauro Cooperativa per il Restauro S.c.p.a.- Milano http://www.cooprestauro.netMODERATORE SEZIONE CHIMICA E DIAGNOSTICA |
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Rossella Croce |
Febbraio 17, 2005, 8:42pm |
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Posts: 537
Location: Venezia
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Colla si storione??? Sei la prima in Italia che sento! L'ho usata negli stati uniti, dove è molto piu diffusa per varie fasi del restauro di tele contemporanee, con ottimi risultati |
| Rossella CroceRestauratore di Beni mobili ed Architettonici Tecnico per la diagnostica dei beni culturali Esperto per la Sicurezza nel settore del Restauro Cooperativa per il Restauro S.c.p.a.- Milano http://www.cooprestauro.netMODERATORE SEZIONE CHIMICA E DIAGNOSTICA |
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Jole Marcuccio |
Febbraio 18, 2005, 9:01am |
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Posts: 441
Location: Bergamo
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Sono contenta che qualcuno apprezzi, infatti in italia è poco usata e la tecnica da me adottata per il risarcimento ddelle lacerazioni è stata messa a punto da Heiber a Dresda .
Dai test condotti sull'incollaggio con colla di storione di due fili di lino con un sormonto di 1 mm., la tenuta è di circa 300 gr. Hai dati di test effettuati con altri collanti ? Mi interesserebbero molto. |
| Jole Marcuccio
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Rossella Croce |
Febbraio 18, 2005, 11:41am |
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Posts: 537
Location: Venezia
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Ho fatto delle ricerche e non ho trovato il prodotto l'EVA Helmiterm 42036 che citi da nessuna parte, ma ti pongo un'altro quesito. Sul catalogo CPR di Roma appare citato un prodotto di nome EVAmelt 74...la composizione è la stessa del Beva, tranne per piccole variazioni, ovvero è lo stesso prodotto di una ditta concorrente Può essere questo il caso dei prodotti citati a Thiene? |
| Rossella CroceRestauratore di Beni mobili ed Architettonici Tecnico per la diagnostica dei beni culturali Esperto per la Sicurezza nel settore del Restauro Cooperativa per il Restauro S.c.p.a.- Milano http://www.cooprestauro.netMODERATORE SEZIONE CHIMICA E DIAGNOSTICA |
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cultural |
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Restauratore Conservatore Utente recente  
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Location: Ancona
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Riformulo la domanda: quali prodotti vengono oggi consigliati per applicare strisce di tensionamento sui dipinti? Sono molto soddisfatta che sia emerso l'uso della colla di storione! Per quanto riguarda la mia esperienza il beva è risultato un pò debole per applicare le suddette strisce per ritensionare le tele. Comunque, visto che l'argomento è condivisibile con la sezione dei dipinti, vedrò di porre il quesito anche lì. Grazie, a presto! |
|  ELISABETTA LUCIANI |
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