Dovendo restaurare un dipinto a olio su rame, gradirei sapere le vostre opinioni e conoscere eventuali esperienze riguardo a casi similari, per individuare la migliore metodologia d'intervento di restauro possibile. Il dipinto in questione presenta piccole ma diffuse perdite di colore e altrettanti sollevamenti. Ringrazio tutti coloro che vorranno intervenire.
puoi dirmi se si tratta di un olio su rame italiano o fiammingo o comunque europeo? Cambia la preparazione. Il rame è battuto o laminato? I sollevamenti a quali cause sono imputabili?
Ciao Jole, il dipinto in questione è un rame di provenienza italiana; il supporto non è battuto ma è laminato. Per quanto riguarda i sollevamenti penso che possano imputarsi ad una errata tecnica esecutiva, nonchè ad una conservazione dell'opera in condizioni climatiche non proprio favorevoli. Grazie del il tuo interessamento e disponibilità. M. Cristina
quindi se dici italiano, oltre che per evidenti ragioni stilistiche, è perchè hai notato una preparazione grigio argentea? I rami italiani presentano quasi sempre un amalgama di argento come preparazione e non oleoresinosa come i fiamminghi. Se la lastra è laminata è più sottile, quindi più vibrazioni che si riperquotono sul pigmento. Le cadute di colore diffuse sono tipiche, si trovano sempre sui rami data la scarsa adesività della pittura al metallo. Come fissanti, non vanno bene le colle a base acquosa, ma prodotti quali paraloid B72, plexisol P550, beva, polivinacetato. Devi valutare il solvente, è quello che può fare la differenza. Io ho usato la missione, all'acqua per l'amalgama, ad olio per gli oleoresina, non è una scelta canonica, ma è ragionata, e il risultato è buono.
Grazie Jole, non sai quanto mi abbia fatto piacere la tua risposta !! In effetti cio' che mi consigliavi era proprio quello di cui aveva bisogno il mio rame !! Ho appena iniziato, ma vedo gia' dei buoni risultati. Grazie ancora. M.Cristina
Ciao Jole, devo dire che il restauro del mio rame sta procedendo proprio bene ! Ho deciso di consolidare le parti deadese utilizzando Beva con il suo diluente, il 372. Ho fatto in modo che la resina così diluita penetrasse sotto alle scagliette sollevate che con un po' di pressione ho fatto riadagiare. In alcune zone è stato necessaro apportare anche un po' di calore. Ti aggiornero' sicuramente sugli sviluppi. Grazie ancora per i tuoi consigli. A presto. M. Cristina
Buongiorano,mi collego a qst post già aperto per delle domande inerenti i dipinti su metallo. Nel caso in cui non sia presente la preparazione sulla lastra, come ci si deve comportare durante l'operazione di fissaggio della pellicola pittorica?e una volta teminata tale operazione, quale fissante finale potrebbe essere applicato sul colore ad olio per un buon mantenimento della stesso nel tempo? Per terminare un ultimo quesito, in presenza di ossidazioni o di corrosioni di varia natura del supporto, che tecnica di "pulitura" bisogna adottare? Ringrazio anticipatamente per la disponibilità e le cortesi risposte.
proverò a rispondere alle tue domande: anche nell'ipotesi da te descritta i prodotti consigliati vanno comunque bene. circa il fissante finale, cosa intendi? un consolidante o una vernice? per quanto riguarda la corrosione e le ossidazioni, di solito si interviene meccanicamente, con vibroincisori, spazzoline su microtrapani e bisturi. importante poi è l'uso dei sali di Rochelle, che con la loro azione chelante potrebbero precedere la pulitura meccanica, rendendola più semplice in quanto ammorbidiscono il corpo poroso costituito dai prodotti di corrosione del rame, come carbonati e solfati.
salve a tutti, vorrei sapere su un dipinto olio su rame, in che percentuale è consigliabile diluire il BEVA per ridare coesione al colore e consolidarlo. grazie giulia sbordone
la percentuale di diluizione la devi valutare tu. Se devi iniettarlo ovviamente ovviamente deve avere la diluizione sufficiente all'operazione, altrimenti lo puoi applicare anche così come è ( la formulazione venduta è già diluita al 40% ).