Sto cercando notizie sui supporti per strappi di affresco.
Si usano gli stessi supporti sia per affreschi, sia per mosaici? I pannelli commercializzati oggi, composti da fibra di vetro e struttura interna a nido d'ape in alluminio, sono validi o presentano delle controindicazioni? esistono altri tipi di strutture lamellari? Cos'è la cadorite? viene venduta in fogli dello spessore di 10 mm. qualcuno di voi l'ha usata?
ciao Jole, non conosco la cadorite, ma ho iniziato ad usare l aereolam quindici anni fa come supporto di mosaici strappati, l'ho utilizzato anche per lastre di marmo sempre rotte in vari pezzi. ( una lastra in questione è esposta da 10 anni in Piazza Beccaria a Firenze, ed è sottoposta a grandi escursioni termiche, soprattutto nel periodo estivo, ed essendo una lastra inserita esattamente tra altre tre, ho avuto modo di appurare nel tempo, che il supporto non ha avuto grosse dilatazioni). L'unica cosa è che come colla ho sepre usato delle resine epossidiche che non so quanto possano essere compatibili con gli affreschi....mi informerò sulla cadorite.... a presto
restauro dipinti /cornici /sculture lignee Utente medio
Posts: 26
Location: Benevento
Ho adoperato la cadorite in due diverse occasioni come strato d’intervento reversibile per la costruzione di nuovi supporti a sandwich per pitture murali staccate ed in frammenti. Si tratta di fogli di cloruro di polivinile espanso a cellula chiusa (se non ricordo male) costituiti cioè da piccole cellule vuote separate le une dalle altre da pareti continue per questo impermeabili ai gas e ai liquidi. E’ un materiale abbastanza leggero, impermeabile, ignifugo, molto resistente ai microrganismi e agli agenti atmosferici (come raggi UV e umidità), solubile in acetone o rimovibile meccanicamente. Esistono fogli di diverso spessore (5-10 mm) e colore (verde, beige). Lo trovi al CTS.
Ciao Jole, personalmente non ho mai usato la cadorite, ma so che viene utilizzata, oltre che come strato d'intervento (tra pittura e supporto), come strato intermedio in supporti a sandwich tra due facce in vetroresina. Si tratta, come ha detto giustamente Rossela, di cloruro di polivinile espanso a cellule chiuse. Ho fatto uso, invece, per affreschi strappati, di supporti a sandwich, costituiti da una struttura intermedia alveolare in alluminio, chiusa da due superfici in fibra di vetro e resina epossidica, con buoni risultati. In commercio si trovano supporti alveolari con diverse caratteristiche tecniche in rapporto a quelle dell'opera che su di essi andrà collocata. Ciao, a presto. M. Cristina
Il caseinato di calcio è un ottimo adesivo che ti permette di ricoesionare da retro l'affresco strappato, restituendogli nel contempo certe caratteristiche quali la consistenza, la luminosità e trasparenza, che venendo a mancare la malta di supporto, inevitabilmente perde. Per gli stessi motivi è consigliabile il suo utilizzo anche per l'applicazione delle tele a tergo dell'opera. Si puo' ipotizzare l'utilizzo al posto del casesinato di calcio di una resina sintetica, sia per il trattamento di ricoesione dal retro, sia per l'applicazione delle tele di supporto, ma ciò conferirebbe alla pittura un aspetto, per così dire, " gommoso " e poco naturale. Ciao. A presto. M. Cristina
il caseinato di calcio è senz'altro un ottimo materiale ma bisogna stare molto attenti alla sua concentrazione: se è troppo liquido infatti tende a penetrare e a creare indelebili sbiancamenti sulla superficie dipinta. Questo soprattutto se la materia dell'affresco è molto sottile e porosa. Anche senza usare le resine acriliche ho provato ad usare una prima stesura di caseinato d'ammonio per fissare il colore dal retro e solo in un secondo tempo incollare la tela con il caseinato di calcio. Un risultato apprezzabile lo si può avere anche usando una resina acrilica molto diluita con il solo scopo di fissare il colore ma proteggerlo al contempo da possibili passaggi di idrossido di calcio sulla pellicola pittorica. Altro tema da non sottovalutare è quello dell'uso della tela sul retro del dipinto strappato. Se l'affresco è molto sottile la tela può segnare con la sua trama la superficie pittorica creando effetti deleteri. Ho sperimentato con buoni risultati invece sia la carta giapponese in doppio spessore sia vari tipi di tessuto non tessuto.
Grazie di tutto, l'acrilico diluito steso dal retro,penso tu intenda il Primal, può dare un viraggio violaceo alla pittura? L'aggiunta di vinavil, come leggo a volte nelle relazioni di restauro, al caseinato di calcio, può presentare nel tempo delle alterazioni?
tutte queste domande, sono dovute al fatto che mi ritrovo a restaurare strappi di affresco trasportati su supporto circa 30/40 anni fa e di cui non si possiede documentazione. Il mio campo è il restauro dei dipinti su tela, tavola, metallo anche, il campo del restauro degli affreschi l'ho affrontato più volte, ma questa è un'altra categoria di dipinto, perchè non è più affresco, ma neppure dipinto a olio o a tempera su supporto, ma è qualcosa di diverso, e mi interessano pertanto le problematiche relative al supporto. quindi grazie ancora per ogni contributo, magari potreste consigliarmi contributi specifici apparsi in pubblicazioni?
Ciao Jole, Si per resina acrilica intendevo Primal. Se diluito correttamente, steso sul retro non dovrebbe far virare il colore, a scanso di equivoci comunque io userei del caseinato d'ammonio. Il vinavil nel caseinato di Calcio, secondo me, non migliora le caratteristiche del materiale, anzi....
Si, questa del vinavil è una pessima abitudine. Qui a Bergamo in passato è sempre stato aggiunto alla collapasta per le foderature ( le malelingue dicono che viene usato tuttora, ovviamente se ci sono relazioni finali, in queste non se ne fa cenno), e oramai iniziamo a restaurare opere restaurate nella metà del '900 e togliere queste foderature è difficoltoso.
Questa degli strappi di affreschi trasportati su supporto è veramente un argomento interessante, in fondo si tratta di dipinti a calce su tela, montati su supporti piani, quindi si tratta di due supporti diversi che interagiscono con una stesura pittorica.
Buon giorno, sto cercando informazioni su alcuni tipi di pannelli di supporto per pittura deposta. In particolare su eventuali differenze pratiche nell'impiego di pannelli con nucleo a nido d'ape oppure in birdwing. Qualcuno ha esperienze pratiche? Grazie in anticipo! Simona
I pannelli a nido d'ape di alluminio e rivestimento in resina sono costosi e hanno buone caratteristiche, già molto usati nel restauro. I birdwing sono realizzati con un particolare sistema alveolare a coni contrapposti in materiale plastico e rivestiti con un foglio di alluminio primerizzato, i costi sono paragonabili, questi ultimi esistono in più tipi e caratteristiche.
collab. restauratore aspirante restauratore :) Nuovo utente
Posts: 2
Location: Napoli
ciao ragazzi ho bisogno di un consiglio anche io non sò dove trovare i fogli di cadorite, anche perchè il cts non ne vende più....dove posso comprarlo? ...grazie
Ciao a tutti! Gentilmente volevo avere qualche informazione sull'aereolam in particolare caratteristiche, impieghi etc. in vista di una tesi sul distacco dei dipinti murali e loro applicazione su nuovi supporti. Vi chiedo questo dato che insieme alla mia classe abbiamo realizzato un restauro di un dipinto staccato che è stato poi applicato poi su un pannello in aereolam. Vi ringrazio