Sono pienamente d'accordo!! Nel post di Privitera è tutto vero, ma purtroppo solo teorico, si è vero che potenzialmente noi diagnosti siamo capaci di parlare un linguaggio comune ma dalla mia esperienza il Tecnologo (parola che non mi piace affatto visto che dopo 5 anni di studio spererei essere più di un "tecnico" ; preferirei essere un Conservation scientists) non deve limitarsi ad essere un tuttologo; la formazione di base ci deve essere ovviamente e qui che entra il discorso del post di Rossella, sono d'accordo sulla capacità di saper usare uno strumento ma quelle competenza non si possono pretendere da studenti ancora in fase di formazione. (non solo studenti in diagnostica, ma anche quelli in chimica, fisica, ecc.), sono sicura e lo dico per esperienza, che dopo una tesi sperimetale di un anno passata in laboratorio ( o in situ) quella autonomia tecnico-scientifica viene tranquillamente raggiunta. Infine mi rimangono dei dubbi sul mercato del lavoro....dalle esperienze che ho acquisito mi pare (ma spero di sbagliarmi) che siano pochi i privati che si rivolgono ad altri privati per analisi diagnostiche; ho visto invece una maggiore richiesta di analisi alle Università e agli Enti di Ricerca sia da parte della Sovrintendenza che di privati ma purtroppo di solito non pagate, se non con pubblicazioni su riviste di settore. Come, allora, poter competere con un sistema di questo tipo?
Cara Rossella (Croce), spero potrai aiutarmi. Ti elenco la serie di problemi che mi trovo ad affrontare. Sono laureata in Architettura ormai da un anno e mezzo, con tesi in restauro dell'architettura di cui, con mio grande orgoglio, ho ottenuto la pubblicazione sulla rivisa "Ananke". Ora mi trovo a Firenze, già da un anno, ma a parte una breve esperienza di tirocinio formativo presso un cantiere di restauro, non sono riuscita a trovare lavoro. A questo punto avrei deciso di approfondire la mia cultura tecnica di base e sto cercando in giro qualche corso (a Firenze, ma non ho trovato ancora niente di valido) che mi consenta di apprendere maggiori conoscenze circa la diagnostica,in modo da acquisire quelle conoscenze "trasversali" di cui parli che giustamente sono necessarie per affrontare il problema del restauro di un monumento come se si trattasse di un malato di cui bisogna individuare le specifiche patologie per poi indicarne le terapie corrette. Ovviamente il campo è talmente vasto che non basterebbe una vita per acquisire tutte le conoscenze necessarie, dalla chimica alla fisica alla biologia, etc., ma sono anche convinta che in questo settore se non avrò un bel bagaglio culturale alle spalle, difficilmente riuscirò ad inserirmi. Date le tue competenze, sapresti indicarmi quelle che, secondo il tuo parere, sono le materie che un architetto dovrebbe approfondire, con particolare riferimento al settore dell diagnostica? Conosci qualche ente che a Firenze organizza corsi validi o master nel settore? Grazie e buon lavoro!
Consulente Diagnostica e Restauratore d' Arte Utente anziano
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Carissima, purtroppo non conosco bene l'ambiente fiorentino e non saprei cosa suggerirti. Mi sembra che nel tuo caso la situazione si complichi ancora, perche' provenieni da una formazione come architetto. A Genova esiste un'ottima scuola di specializzazione in restauro die monumenti, per architetti, finalizzata a formare quelli che domani potranno ambire a diventare direttori dei lavori (anche all'interno delle soprintendenze) Prova a cercarla e contattare il docente di riferimento, che dovrebbe essere ancora l'architetto Rossini.
Rossella Croce Restauratore di Beni mobili ed Architettonici Tecnico per la diagnostica dei beni culturali Esperto per la Sicurezza nel settore del Restauro
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Ogni volta che leggo i vostri post, tristemente continuo a convincermi che ci sia troppa offerta rispetto alla reale richiesta, soprattutto in tempi di crisi come questi. Se da una parte sono completamente contraria ad il nuovo decreto ed alle modalita' di accesso all'esame di stato per restauratori, dall'altra (nel tentativo di restringere il cerchio) lo comprendo. Temo che prima o poi si ripetara' la stessa situazione per il settore diagnostica. Voi cosa ne pensate? Qualcuno ha il mio stesso timore?
Rossella Croce Restauratore di Beni mobili ed Architettonici Tecnico per la diagnostica dei beni culturali Esperto per la Sicurezza nel settore del Restauro
Vedo che purtroppo le persone che stiamo vivendo lo stesso disagio in Italia siamo in tante.... Inutile fare ulterioni polemiche già largamente discusse, il problema ora è uno....IL MINISTERO (è vero Rossella l'offerta supera ormai tristemente la domanda). Se il MIBAC ha riconosciuto la figura del Tecnico Diagnosta, e piuttosto che aprire le porte a gente fresca e preparata sul campo prevede corsi di aggiornamento per dipendenti stanchi e poco disponibili ad ampliare le proprie conoscenze alle porte della pensione, quando troveremo noi collocazione? Come dare torto ai loro stanchi dipendenti? dato che gli uffici ministeriali traboccano di persone desiderose di avere aiuti giovani, perchè non prevedere dei dannati concorsi o degli assorbimenti tramite manifestazione di personale specifico? fare degli entry-level sarebbe così difficile? No non lo è! ma in un paese in cui ha regnato (e continua a farlo) la regola della raccomandazione e del favoritismo (non dite di no...negli uffici del ministero ci sono centinaia di dipendenti sistemati politicamente e magari anche incompetenti) come dare spazio a persone che hanno voglia di mettersi in gioco, di lavorare, di mettere le proprie conoscenze a disposizione, di aggiornarsi, senza pretendere stipendi da capogiro (per chi non avesse idea di quanto si guadagna a livello ministeriale fate un giro sul sito del mibac e date un'occhiata ai dati sulla trasparenza) se riducessimo anche di un 20% gli stipendi degli alti vertici...quanti nuovi assunti si potrebbero inserire??? Allora perfavore non lamentiamoci.... il tempo di leccarsi le ferite è finito.... [/b]VOGLIAMO INIZIARE A FARE QUALCOSA DI VERAMENTE SERIO PER NOI STESSI? esiste una petizione che stanno portando avanti dei ragazzi per ottenere il riconoscimento della nostra area a livello ministeriale e come classe di laurea (serve anche per l'insegnamento), vogliamo condurre campagne serie e parallele?. Per conculedere citerei lo zoo di 105 ragazzi sveglia altrimenti qui ci ammazzano[b]
salve a tutti mi chiamo carla e sto per finire la mia tesi su la diagnostica per la conservazione e restauro dei dipinti ma son rimasta senza parole sulle conclusioni......ho parlato dei diversi materiali in pittura dalle tecniche a i pigmenti , lacche vernici , solventi etc e a tutte le tecniche invasive e non ....