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serena |
Settembre 8, 2005, 10:12pm |
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Utente recente  
Posts: 12
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Cerco informazioni utili riguardo adesivi per la rifoderatura. in particolare vorrei sapere qualcosa in pi� su plextol. Grazie |
| serena sechi |
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elyre |
Settembre 27, 2005, 8:56pm |
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Utente ospite |
A che adesivi ti riferisci? Sintetici o Naturali? Per quel che riguarda il plextol ecco cosa posso dirti in merito alla mia esperienza e ad alcuni appunti ritrovati... Il Plextol B 500 è una resina acrilica in emulsione acquosa, un colpolimero d' acrilato e metacrilato (ethile acrilato 60%, metacrilato di metile 40%). E' una resina termoplastica a media viscosità. La veicolazione della resina può avvenire tramite l' impiego di metiulcellulosa e carbossimetilcellulosa oppure tramite altre resine acriliche o ancora tramite toluene. Resistente alle intemperie e all’invecchiamento utilizzato nella fabbricazione di pitture all’acqua non ingiallenti, resistenti all’olio minerale, per vernici isolanti, per collanti a base di resine sintetiche e per intonaci a base di resine sintetiche. Utilizzato come adesivo nella foderatura di dipinti e carte. Il plextol fornisce buone prestazioni nell' uso a freddo o nella tavola fredda; si può aumentarne la viscosità con il natrasol (una cellulosa idrossido-etilene) oppure con il toluene. Infatti rimescolando il plextol con il toluene e sbattendoli bene insieme,il plextol rigonfia e si ottiene un composto molto viscoso adatto ad eseguire una foderatura . Il plextol, al pari del Beva, non va soggetto a deformazioni plastiche a freddo. Può essere utilizzato anche a caldo in queto modo si accelera la deumidificazione del dipinto. Si adopera prevalentemente a freddo, ma può sopportare anche temperature di 40-60°C.
Io ho usato il plextol per eseguire foderature sintetiche a freddo e trasparenti, infatti il plextol non ha bisogno di essere stirato per avere un buon potere aderente, è sufficiente fornire una adeguata pressione fino a che il solvente non sia evaporato.
Il plextol, in questi casi è stato utilizzato in emulsione con il 25% di toluolo
Spero di essereti stata utile
CiaoBetty |
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Registrato |
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angelo ingrasci |
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Posts: 51
Location: Asti
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E del plexisol cosa ne pensate?...... |
| angelo ingrasci |
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Jole Marcuccio |
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Posts: 441
Location: Bergamo
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ti riferisci al Plexisol P550? è un polimero termoplastico, ottimo come consolidante degli strati pittorici e per impermeabilizzare le tele. é usato come adesivo nella foderatura a freddo (cold-lining) di Mehra. il procedimento predeve di addensare il Plexisol con l'idrossietilcellulosa e l'utilizzo della tavola a bassa pressione. conosco bene il suo comportamento come consolidante, mentre non l'ho mai usato nelle foderature. |
| Jole Marcuccio
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angelo ingrasci |
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Posts: 51
Location: Asti
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Il dubbio del plexisol 550 mi è nato proprio perchè in un intervento di foderatura ha lasciato alcune bolle "difficili da riordinare", ecco perchè ho chiesto del plexisol. grazie. |
| angelo ingrasci |
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samy |
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Posts: 93
Location: Pitesti, Romania
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di solito il plexisol si usa per il consolidamento e per impermeabilizzare la tela. non avevo mai sentito che si puo` utilizare anche per foderare... secondo me il plexisol e1 la resina acrilica perfetta per i consolidamenti e le fermature del colore; e` elastica, e` trasparente ed e` molto reversibile.... |
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Flavio79 |
Febbraio 23, 2010, 5:22pm |
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Restauratore, Laurea in conservazione e restauro Nuovo utente 
Posts: 1
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Salve sapete dirmi le percentuali di diluizione del plexisol per consolidare, e se può essere utilizzato per velinare ed eventualmete le sue percentuali? grazie |
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cinnabarin |
Febbraio 23, 2010, 6:12pm |
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restauratore - consiglio direttivo Cesmar 7  
Posts: 805
Location: Milano-Varese
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Si, può essere usato per velinare, ma ovviamente questa operazione non è totalmente estranea alla fermatura del colore, quindi: La diluizione dipende anche dalla situazione in cui deve essere usato, dalla tipologia di degrado etc. Il plexisol p-550, è venduto già in soluzione di solventi alla diluizione del 40%. in genere è usato in ulteriore diluizione fino al 10% (diluizione reale). Diffido sempre un pò delle ricette standardizzate per questa cose perchè poi và a finire che si una sola diluizione per tutto.
Non si esclude ulteriori diluizioni per trattamenti ripetuti, o applicazioni spray. Ma anche come nel caso dell'uso in velinatura di stare un pò indietro con la diluizione, verso il 15% dovrebbe essere sufficiente (se poi il dipinto è un dipinto antico , arido, con forte crettatura forse anche il 20%. Sinceramente l'ho usata poche volte questa velinatura a plexisol. Raccomando di togliere i residui superficiali dai film pittorici, dagli studi "recenti" su questo materiale, e come appartenente alla classe dei Butil Acrilati, è passibile di cross linking con l'invecchiamento ( atti dei due convegni sul consolidamento cesmar 7 "l'attenzione alle superfici pittoriche" il prato editore. ) Questo fenomeno è già descritto in On the picture varnish, di R.Feller, parole vane di oramai una cinquantina di anni or sono (quanta pena ci risparmierebbe, e la risparmierebbe alle nostre opere, la traduzione in italiano di certe pietre miliari). -Mi direte: che centrano le vernici, centrano: perchè i Butil acrilati entrano da soli o in miscela con resine chetoniche nelle cosiddette vernici da ritocco. |
| roberto bestetti |
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cinnabarin |
Febbraio 25, 2010, 12:02pm |
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restauratore - consiglio direttivo Cesmar 7  
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Location: Milano-Varese
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Che poi quello prodotto da una certa azienda si chiama Plexisol, quello prodotto da un altra si chiama Paraloid B-66 o B-67, con le dovute differenze di caratteristiche dovute a diversi parametri, sempre butil-acrilati sono. |
| roberto bestetti |
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Layse Maria |
Novembre 24, 2011, 5:02pm |
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restauratrice Nuovo utente 
Posts: 8
Location: restauratrice
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Grazie per queste dritte sul plextol ed il plexisol.....ne sono sempre stata interessata,ma non ho ancora avuto modo di impiegarlo. Una domanda : come trovate i risultati di foderatura con queste sostanze? Sono simili a quelli raggiungibili con il beva?
grazie in anticipo
Maria layse |
| Maria Layse |
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Layse Maria |
Novembre 24, 2011, 5:02pm |
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restauratrice Nuovo utente 
Posts: 8
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Grazie per queste dritte sul plextol ed il plexisol.....ne sono sempre stata interessata,ma non ho ancora avuto modo di impiegarlo. Una domanda : come trovate i risultati di foderatura con queste sostanze? Sono simili a quelli raggiungibili con il beva?
grazie in anticipo
Maria layse |
| Maria Layse |
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cinnabarin |
Novembre 24, 2011, 10:52pm |
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restauratore - consiglio direttivo Cesmar 7  
Posts: 805
Location: Milano-Varese
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mai foderato nà a paraloid (ma sò che in alcune zone d'italia lo fanno) nè a plexisol! |
| roberto bestetti |
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Layse Maria |
Novembre 25, 2011, 10:48am |
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restauratrice Nuovo utente 
Posts: 8
Location: restauratrice
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Foderature a paraloid??  ho ancora tanto da imparare ma..non ne avevo mai sentite parlare.Onestamente,in base alle sue caratteristiche,non lo vedo molto adatto per tale fase di restauro. Voi che ne pensate? Saluti Maria Layse |
| Maria Layse |
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cinnabarin |
Novembre 25, 2011, 7:10pm |
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restauratore - consiglio direttivo Cesmar 7  
Posts: 805
Location: Milano-Varese
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si, in Trentino è considerato un metodo tradizionale, si tratta di impregnazione del retro con B-72 caricato con silice micronizzata, dato attraverso una garza, credo che poi venga eseguita una foderatura con ricetta romana. Però sulla seconda parte non sono sicuro.
Le altre due resine di cui chiedevi, non ho conoscenza di forderature a plexisol per quanto ne sò è stato provato solo epr piccoli rinforzi, non per foderature vere e proprie, pur non vedendone utilità potrebbe anche essere. e' il Plextol ( non il plexisol, si fà sempre confusione su questi due...) che viene usato nel sistema della foderatura a freddo, messa a punto da W.Mehra, c'è un libro di Nardini editore si questo, si usa il plextol in due modi, o addenaddensato con xilene ( lascaux 20X è plextol addensato con xilene 20%) oppure plextol addensato con derivati cellulosici. In due righe è difficile da riassumere...
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| roberto bestetti |
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