Tutti i solventi su menzionati sono molto lenti nell'evaporare e ci possono mettere anche decine di giorni ad abbandonare il substrato su cui sono stati applicati. Si parla di ritenzione nel manufatto e questa caratteristica impartisce una tipica untuosità (il tempo dipende ovviamente anche dal tipo di substrato).
Solventi con polarità simile a quelli di cui sopra, ma più volatili, sono spesso usati nel nostro settore per svariati motivi. Tra i vantaggi il fatto di avere in generale una ritenzione inferiore.
Tra questi solventi ricordiamo: etere di petrolio (differenti frazioni che bollono tipicamente negli intervalli 30-40, 40-60, 60-80, 80-100, 100-120 gradi centigradi; una versione più grezza è la benzina per smacchiare che si trova nei supermercati) ligroina (usata nel test di Cremonesi; è un etere di petrolio idrogenato ovvero in larga parte privato delle insaturazioni negli idrocarburi che lo compongono) cicloesano (usato nel test di Feller) n-esano n-eptano iso-ottano
Un ultima nota sulla sicurezza:
I solventi elencati in queste due repliche sono tutti pericolosi. Sono da usarsi con tutti i dpi del caso (guanti, maschere, indumenti adatti, respiratori, aspiratori, ecc.) e seguendo le normative vigenti.
In particolare volevo segnalare la cancerogenicità di composti aromatici contenuti ad esempio nell'acquaragia minerale (anche in percentuali minori in moltissimi prodotti dearomatizzati).
Per quanto riguarda i terpeni vegetali (essenza di trementina, limonene, dipentene, ...) volevo ricordare che pur essendo di origine naturale non sono per questo esenti dall'essere tossicologicamente molto dannosi. Oltre ad essere pericolosi in generale, sono molto spesso causa di sensibilizzazioni e allergie.
Per quanto riguarda gli idrocarburi volevo infine ricordare che spesso per motivi fiscali sono commerciati prodotti denaturati (spesso con percentuali anche considerevoli di composti clorurati). Oltre all'infelice uso del clorurato (che in quanto tale è di per sè molto pericoloso) volevo evidenziare che nel nostro settore sono preferibili quei prodotti dalle caratteristiche più omogenee possibili e di composizione nota e costante proprio per cercare la riproducibilità e la confrontabilità dei risultati ottenuti e la coscienza-conoscienza dei prodotti impiegati. Le generiche miscele di idrocarburi sono quindi spesso svantaggiose da questo punto di vista (quelle denaturate a maggior ragione). |