restauratore dipinti (tele e tavole) Utente anziano
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e` un po` strano ... forse non l`ho capito io bene.. per esempio.. come faccio una miscela che ha i parametri da ottenere: Fd=84 Fp=5.5 Fh=10,5 usando : Cicloesano; n-Butilacetato e acetone... come si fa` con il programma?
Consulente Diagnostica e Restauratore d' Arte Utente anziano
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La proposta non e' un po' troppo simile al triansol di Paolo Cremonesi? Immaginavo un'elaborazione di quest'ultimo dal tuo messaggio introduttivo. Osservando il programma noto alcune diversita', ma l'idea in se non mi sembra cosi' nuova. Mi interesserebbero maggiori chiarimenti.
Rossella Croce Restauratore di Beni mobili ed Architettonici Tecnico per la diagnostica dei beni culturali Esperto per la Sicurezza nel settore del Restauro
Non conosco questo strumento ma rigiro, senz'altro, l'osservazione ai miei compari. Al Salone di Restauro di Ferrara ci saranno alcune dimostrazioni del prodotto. Sarebbe carino poterne discutere in quella circostanza .
"Nello Stand ICR sar� possibile seguire una dimostrazione dell�uso del TRIANGOLO INTERATTIVO DEI SOLVENTI E DELLE SOLUBILITA' di Maurizio Coladonato e Paolo Scarpitti i giorni: 30 e 31 marzo dalle ore 16.00 alle ore 18.00; il 01 aprile dalle ore 12.30 alle ore 14.30."
ma il triansol di Paolo Cremonesi dove si trova? quello si usa da un po` di tempo.. pero` non l`ho trovo da nessuna parte su internet...
Non credo che tu possa trovarlo su internet... per quel che so si puo' richiedere nei negozi di articoli e materiali per restauro...ed ha un costo non indifferente....
Consulente Diagnostica e Restauratore d' Arte Utente anziano
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Il Solvent Solver di paolo cremonesi non si trova su internet. E' acquistabile presso gli autori (Cremonesi-Bortolotti) Giancarlo, vorrei far presente agli autori che oltre al Solvent solver (a pagamento) esiste gia' da tempo un'iniziativa americana molto simile alla loro. Il programma non ha libero accesso via internet, ma e' soggetto ad autorizzaziine da parte degli autori. Ne cito parte dell'introduzione per dartene un'idea. Mi risulta sia uno dei primi lavori realizzati in questo ambito, ma non ho sufficienti elementi per confermarlo.
"This program is a tool for using the Teas fractional solubility parameter system in conservation applications. The program's calculations are based on Teas' model, which makes a number of assumptions and simplifications. The solubility parameters that the program uses and calculates are approximations based on this model. They are not physical constants (such as boiling point, density, etc.), and some solvents have different solubility parameters listed by various references. The limitations of Teas' system should be considered when using this program and interpreting the results. In particular, note that Teas' approach does not consider acid/base reactions, and it uses a simplified treatment of hydrogen bonding. Although water is included in the program's list of solvents, users are cautioned that Teas' model may not adequately describe the solvent and solubility behavior of water mixtures. For more information please see the articles listed in the References section. Click the Help button on the next page for instructions."
Il lavoro delle eprsone che pubblicizzi e' davvero molto apprezzabile ed e' certo la prima volta che vediamo in un sito italiano una utility simile, pero' non sarebbe giusto, in quel contesto, fare presente che ci sono stati anche dei "predecessori"? Personalmente uso questo sistema da quasi 10 anni e ogni nuova iniziativa di divulgazione mi sembra meritevole.
Rossella Croce Restauratore di Beni mobili ed Architettonici Tecnico per la diagnostica dei beni culturali Esperto per la Sicurezza nel settore del Restauro
Attenzione.... Io del triangolo in se non sono in grado di esprimere una valutazione tecnica. Ho colto l'occasione (come si dice ... per quanto di competenza) per proporre una cosa che mi pareva di alto livello e per invitare gli autori (al momento piuttosto incasinati e con i capelli, peraltro pochi, ritti) ad intervenire nel forum per diffondere lo strumento. Maurizio mi ha promesso un intervento a breve. Sara' lui probabilmente a rispondere dal punto di vista dei contenuti. Nel frattempo ri-sottolineo la loro (degli autori) presenza allo stand MiBAC (area ICR) per una serie di dimostrazioni. Chi non li potesse incontrare di persona (non che ne valga la pena...) trover� poi modo di intervenire e rendersi attivo su questo forum. Io ho fatto da "convogliatore". E' un compito cui, peraltro, credo intensamente.
A Ferrara brinder�, in ogni caso, al mio ultimo periodo ICR.......
Scusate, ma per piccoli problemi tecnici fungerò (solo questa volta...) da cicogna. Questa è una risposta che, a quanto pare, non è stato possibile spedire personalmente. Ma ritengo utile non far mancare questa voce....
Chi scrive è Maurizio Coladonato, docente di chimica presso l'ICR e il collega Paolo Scarpitti, restauratore docente presso l'ICR, autori del triangolo interattivo dei solventi. Ci scusiamo sia del ritardo nel rispondere sia di non esserci ancora iscritti ma veramente il tempo è così poco che questa risposta viene scritta di domenica alle 21,30. Leggendo i diversi interventi succedutesi nel forum sorge il dubbio che nessuno o pochi abbiano letto le "Note sul triangolo interattivo." allegate; se ciò dipende dalla scarsa visibilità dell'avviso vi prego di segnalarcelo, provvediamo subito a rendere più evidente il tutto. E' importante leggere le "Note" sia perché vi si trova il percorso e la "filosofia", sia perché sono spiegati i vantaggi e i limiti del prodotto. Nasce da anni di docenza e di applicazione sui cantieri e nei laboratori di restauro, dove specialmente nei tempi passati c'era veramente poca attenzione all'igiene del lavoro. Quindi il triangolo dei solventi è uno strumento per tentare di sostituire i solventi tossici e cancerogeni con miscele che abbiano gli stessi parametri di solubilità; inoltre è uno strumento "selettivo" nel senso che è possibile predeterminare i parametri di solubilità di miscele che siano in grado di sciogliere alcune sostanze e non altre. Sono state scelte tre classi di solventi, alcoli/chetoni/idrocarburi, sulla base della tossicità, dei parametri di solubilità, della volatilità e ritenzione e delle esperienze maturate: formulando miscele ternarie con i solventi predefiniti all'interno di queste tre classi si coprono - anche se in qualche caso parzialmente - le aree di solubilità di tutte le sostanze organiche naturali e sintetiche che interessano il restauro. Non è ammesso l'uso di solventi diversi da quelli predefiniti. Non è simile al triansol di Paolo Cremonesi che conosciamo personalmente e stimiamo, e comunque non è nemmeno un'elaborazione, ma un lavoro originale che nasce da esperienze personali, definite nel 1996 in un articolo comparso su Materiali e Strutture - di F. Talarico e M. Coladonato, come è evidenziato sulle "Note" introduttive al triangolo interattivo. In questo articolo, oltre alla descrizione della soluzione grafica per formulare miscele con parametri di solubilità predefinita, viene introdotta la soluzione matematica per lo stesso argomento. Tale soluzione matematica è alla base del programma del triangolo dei solventi interattivo. Non sapevamo del "solvent solver" fino a un mese fa, quando abbiamo girato su internet in previsione della pubblicazione del triangolo interattivo sul sito ufficiale ICR, per essere certi che non esistesse nulla di simile in giro; fino ad allora non c'era bisogno di altri programmi perché ci venivano in soccorso la soluzione grafica o quella matematica elaborata nell'articolo citato. Ci sembra che il nostro sia un progetto "originale" anche per il suo approccio "visuale", e quindi utile, tanto più perchè accessibile a tutti con un semplice collegamento web. Non c'è ora il tempo per esaminare le approssimazioni e i limiti insiti nel triangolo di Teas, che esistono; seguirà, spero a breve e impegni permettendo, un articolo sul bollettino ICR sul triangolo interattivo.
Maurizio Coladonato, docente di chimica ICR - Paolo Scarpitti, restauratore docente ICR