Buonasera a tutti, mi chiamo Roberta e sono diplomata in pittura all'accademia di belle arti. Non ho alcuna esperienza nell'ambito del restauro, ma di recente ho conosciuto una signora che si occupa di resturo di mobili con cui ho iniziato a collaborare. Vi scrivo perchè il prossimo lavoro riguarda un dipinto del 500, raffigurante papa Paolo V; la tela era veramente malridotta, a tratti bucata e sgualcita. Ora la tela è stata restaurata, ma tocca a me occuparmi dei ritocchi pittorici. Quali sono i materiali che devo usare? quali le tecniche più consone? Io sono solita usare tempere o olio, ma vista l'antichità del quadro, ho paura di dover usare prodotti che non conosco, terre, colla di coniglio....vi sarei grata se mi poteste dare molti consigli. Manderò presto una foto affinchè possiate giudicare meglio. grazie per l'attenzione. Roberta Capello.
ll consiglio migliore sarebbe: lascia stare il restauro.
chi restaura ha alle spalle anni di studi specifici e anni di esperienza e il restauro è completamente diverso dalla pittura.
ma se proprio devi....ci sono in commercio gli stucchi già pronti, sono orribili...ma forse è meglio che comporre uno stucco con materiali sconosciuti, Si chiama stucco francese. ritocca solo ad acquerello, quale tecnica di ritocco tu vorrai adottare va bene, solo non uscire mai dai margini della lacuna.
queste sono le uniche due cose che servono, stuccare e ritoccare, sembra facile........
Grazie per l'attenzione. Nel restauro del dipinto intendo provare a cimentarmi, certo solo sulle lacune, ho molta fiducia nelle mie capacità pittoriche; lascerò perdere se i risultati si riveleranno insoddisfacenti. Inserisco la foto del dipinto. Come si può vedere la tela ha alcune lacune da colmare. Mi è stato chiesto di colmarle nella maniera più vicina possibile alla tecnica del quadro, per cui escluderei l'acquerello, che servirebbe ad evidenziare le parti originali da quelle restaurate, cosa molto sensata, non fosse che in questo modo non raggiungerei il risultato che mi è stato richiesto. Mi rendo conto della diffilicoltà dell'impresa e di non avere studi specifici alle spalle, per questo, con umiltà e voglia di imparare, accetto i vostri consigli. Grazie. Roberta Capello.
non ho avuto modo di vedere le foto del dipinto, ma grazie per l'inserimento.
l'acquerello in se non differenzia le parti restaurate dal tessuto pittorico circostante, permette solo di lavorare in maniera pulita e reversibile. il gradiente di superficie lo ottieni anche lavorando lo stucco e ricreando la pennellata e usando acquarello in tubo non a godet, il tutto completato dalla velatura per il raggiungimento tonale.
se proprio, compra i colori a vernice per il restauro, non usare per favore i colori a olio!!
Mi associo per non interventismo: non che voglio assolutamente proibirti il restauro ma obbittivamente un'opera d'arte è a torto o a ragione da considerarsi come un malato; se la cura non è corretta il malato muore; il dipinto si perde irrimediabilmente. in laboratorio mi arrivano di continuo opere restaurate da appassionati, foderature fatte con nastro di carta suture con filo da pesca, puliture fatte con le peggio misture artiganali che rovinano la pellicola pittorica, ecc.
se ti interessa il campo del restauro non avventurarti in terreni sconosciuti da sola, esistono moltissime scuole che insegnano questa discipina che di per sè è già fin troppo complicata.
spero di esserti stato utile
p.s. non sono riuscito a vedere la foto ma se ci sono diverse lacune è possibile che il colore sia sollevato e debba essere fissato, e quindi non si tratterebbe di un semplice intervento pittorico, ma di una di quelle operazioni "rischiose" e soprattutto irreversibili
Arch. Alessandro NICOLA
Nicola Restauri s.r.l. Via Mazzini 8, Aramengo (Asti) 0141909125
Il restauro del quadro è già stato effettuato da mani esperte, i buchi sono stati stuccati e rifiniti simulando la tela originaria. Il mio compito è stato quello di ritoccare coi colori le lacune, e nient'altro.Il lavoro è riuscito discretamente bene, anche se non era mia intenzione avventurarmi nell'ambito del restauro da sola: è stata una delle divese "prove" che ho dovuto affrontare per dimostrare le mie capacità ed essere presa a lavorare come pittrice a 360 gradi, ossia per fare lavori che vanno dai murales ai trompe l'oeil, dalle decorazioni su mobili e sculture a quadri su commissione... e, in caso succedesse, anche qualche piccolo intervento di restauro. Grazie , Roberta Capello
meno male, scusa, non volevo essere scontroso, purtroppo ho visto troppi restauri che hanno deteriorato l'opera in modo irreparabile... il mio intervento era solo per evitare quella tanto malsana abitudine al fai da te che porta a predere ogni anno centinaia e centinaia di opere e getta molte ombre sulla categoria dei restauratori
spero la tua esperienza ti sia piaciuta al punto da decidere comunque di continuare la tua strada all'interno del mondo del restauro iniziando magari una scuola.
Arch. Alessandro NICOLA
Nicola Restauri s.r.l. Via Mazzini 8, Aramengo (Asti) 0141909125