Rispondo ad Angela. Lo scotch e i suoi danni sono la dannazione di legatori e restauratori praticamente dalla sua apparizione. Ho imparato ad odiarlo da piccolo quando a mio padre, vecchio legatore, portavano dizionari all'ultimo respiro pieni del maledetto. L'incidente di percorso più curioso mi è successo, però, più di venti anni fa quando mi portarono una paccata di lettere ottocentesche imborotalcate e interfogliate con carta da fotocopia. Erano andati ad una mostra e gli allestitori, per appuntare i fogli nelle vetrine, avevano pensato bene di utilizzare lo scotch spray giustificando la scelta con il fatto che sopra la bomboletta c'era scritto "removibile". Scusa la divagazione. Non conosco i prodotti da te segnalati. Io uso in genere l'acetone e nei casi disperati (la maggioranza) l'etere etilico. So che qualcuno per togliere la macchia tiene il documento in ammollo nell'acetone in bacinella bassa coperta con un vetro, per controllare l'effetto e diminuire la volatilità del prodotto.... non l'ho mai fatto, non conosco il risultato. Attenzione però alla solubilità degli inchiostri,i solventi sono traditori. Per le macchie preferisco l'etere su tavolo aspirante in ambiente ben aerato; va bene comincio ad essere un po' rinco ma respirarsi l'etere peggiora assai la situazione. Devo ancora imparare ad usare le funzioni di questo forum, cerco di postare una foto del prima e dopo con etere, vediamo se ci riesco. Ciao. Alla prossima.
Luciano
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