Riguardo invece alla tua sostituzione tra la LE 30:70 e l'alcol benzilico dovuta alla simiglianza di parametri di solubilità, devo dire che messa in questo modo ha sicuramente una maggiore ragionevolezza. Ovviamente quando hai praticato la sostituzione devi costantemente tenere sotto controllo ciò che succede... in altri termini se hai condotto il test fino alla 30:70 e hai individuato che tale soluzione è quasi adatta mi sembra corretto provare a sostituirla con l'alcol benzilico perchè prossimo come parametri e raginevolmente più efficace per affinità strutturale tra l'anello aromatico e i terpeni all'interno della resina. Questo vale ovviamente se le miscele LE 60:40 e 50:50 non hanno mostrato ALCUNA efficacia. Infatti resta il fatto che si deve usare LA MINIMA polarità necessaria.
Per quanto riguarda i risciacqui e i residui, invece, resto perplesso. Per risciacquo nelle operazioni di pulitura dei dipinti si intende rimozione dei residui del solvente precedentemente usato (in questo caso con il risciacquo si vuole rimuovere i residui di alcol benzilico che fossero rimasti sulla superficie o ritenuti all'interno dello strato pittorico ed eventualmente, se hai usato sistemi addensati, con il risciacquo si vuole rimuovere anche i residui di addensante usato).
Da come mi descrivi tu la tua esperienza, invece, mi pare di capire (ma potrei sbagliare) che una parte di vernice viene rimossa mentre una parte continua a rimanere da rimuovere (e tu chiami questa "residui"). In questo caso per procedere secondo la teoria, a parer mio, dovresti ripetere un test di solubilita su ciò che rimane della vernice per individuare una nuova soluzione solvente adatta a rimuoverla. Se questa soluzione che individui, che ha la minima polarità necessaria, è la 50:50 allora potrai procedere con quella...
Usando una miscela come la LE o la LA, composta da sostanze a bassa ritenzione, il risciacquo diventa meno importante... comunque se ci passi un batuffolo con della ligroina puoi essere più sicuro di diminuire in modo quasi istantaneo la polarità del solvente residuo nella zona, arrestandone di fatto l'azione solubilizzante.
... resta comunque il fatto che, come dice Rossella, devi prestare molta attenzione alle aree limitrofe... ribadisco che non ho sotto mano il dipinto e che non posso quindi farti una vera consulenza... internet non si presta a questo tipo di lavoro... mettici dunque tutta la cautela che puoi e prendi qualsiasi consiglio con le molle perchè il caso reale è sempre diverso dal teorico...
Marco NICOLA MODERATORE AREA AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
Conservation Scientist - Diagnosta dei Beni Culturali Analisi chimiche, chimico-fisiche, petrografiche, biologiche... e ricerche per lo Studio, la Conservazione e il Restauro del Patrimonio Artistico sito: http://www.adamantionet.com
Grazie Marco per i consigli e ti confermo che quello che sto usando è alcol benzilico. Non conoscevo la nomenclatura chimica e quindi per non ripetermi ho usato il termine benzolo che a questo punto eliminerò dal mio vocabolario. In effetti è come intendi tu, cioè il mio risciacquo è volto a eliminare porzioni di vernice non ancora solubilizzati visto che in alcune zone gli strati di resina sono più spessi.
Grazie anche a Jole per avermi fatto ragionare sul corretto uso della Tea. Luigi
domanda per Jole: nel creare un resin-soap a base di tea, per aggiustare il ph si può usare ,al posto dell'acido citrico, dell'acido abietico? E se non si può prescindere dall'acido citrico si può preparare una soluzione di tea h2o e acido abietico aggiustando in seguito il ph, se necessario, con acido citrico? In questo caso, avendo già usato un acido e quindi non volendo utilizzare il carbopol per neutralizzare la tea, va bene del klucel per gelificare il composto? Spero di essere stato chiaro Luigi
luigi, ma visto che rimangono residui lavorando a solvente libero con l'alcool benzilico, perchè non hai preparato un solven-gel di benzilico, testandolo con tempi di posa sufficenti a rimuovere gli strati di resina più spessi? per il famoso risciacquo, quindi per eliminare il c25 ( parliamo di risciacquo di un solven-gel di benzilico, che è diverso dal risciacquo del solo benzilico) devi usare un polare a bassa solubilità, tipo acetato di etile.
secondo: resin-soap, c'è il resin-soap composto da: acido abietico - acqua - TEA - acido cloridrico ( per portare il Ph a 8.5 ) addensare con Klugel
poi c'è il resin-soap detto " bile acid soap" composto da: bile (DCA) - acqua - TEA - acido cloridrico addensare con klugel avendo entrambi un'affinità strutturale con le resine terpeniche sono specifiche per l'intervento sulle vernici.
come vedi nella formulazione non si parla di acido citrico e penso sia giusto usarli così come proposti non avendo io ( e penso anche tu ) una formazione specifica in chimica tale da conoscere tutte le possibili conseguenze di una modifica.
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Citato da jolemar
per luigi, non capisco perchè vuoi mettere un solvente con la TEA, forse fai confusione tra solven-gel e chelanti? nel solven-gel ci metto un tensioattivo ( gli ethomeen c12 e c25) , il carbopol, un solvente e l'acqua serve solo per far addensare il tutto.
mi riferivo esattamente a quello che ti ha detto Jole, per questo ti ho chiesto se per caso intendevi parlare di pH e non di polarità
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Citato da renoir
COME FUNGHICIDA IL BENZALCONIO CLORURO,VA BENE?....CIAO ANGELO.
Angelo....va bene...per cosa? che materiale? Che contesto? Che tipo di attacco?
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se ti riferisci al contrad o al des novo, si, puoi usarlo, circa al 2%
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Citato da luigi73
sto preparando le mioscele del test di Cremonesi (ligroina-acetone-alcol etilico). non avendo a disposizione gli 'ingredienti necessari' sto procedendo con essenza di petrolio denaturata (cts)/acetone/alcol etilico 99°. Può essere ugualmente valido?
picola domanda... ma`... di quale test di solubilita` si parla qui?? vorrei capire.. sono rimasto indietro con il test di feller?? questo e` un nuovo test di solubilita`??
scusate l`ignoranza.. ma cerco di aggiornarmi un po`
si tratta di una tesina di laurea dell'Università "La Sapienza" di Roma delle studentessa Francesca Cecere
Corso di Laurea Specialistica in Scienze Applicate ai Beni Culturali ed alla Diagnostica per la loro Conservazione Indirizzo delle metodologie chimiche A.A. 2003-2004
"Scelta e selezione dei solventi per la pulitura di superfici pittoriche, test alternativi al "test di Feller" nei BB.CC."
Esame di laboratorio di chimica del restauro Dr.sa M.P. Sammartino Dr. G. Favero Dr. G. Visco
all'interno della quale potrai ottenere un mucchio di informazioni sui diversi test di pulitura (comprese nel dettaglio le percentuali delle miscele da adottarsi nel test recentemente proposto da Paolo Cremonesi)
Comunque si, in generale stiamo parlando di un test diverso da quello di Feller.
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e` vero.. mi ricordo. ... grazie per avermi ricordoato dove cercare.. non l`avevo leto tutto per bene.. ho solo dato un`ochiata veloce.. dovrei studiarlo un po` di piu`.. grazie..
se ti riferisci al contrad o al des novo, si, puoi usarlo, circa al 2%
ciao, non sono di sicuro un esperta, ma cremonesi mi ha sconsigliato in ogni modo il contrad poichè possiede un ph=13. certo con questa diluizione (al 2%)il ph scende... mi rimetto a voi per chiarimenti.
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la Ondeevitareconfusione derivante dal susseguirsi di messaggi vorrei chiarire una cosa. Domanda: posso usare il benzalconio cloruro come conservante per la colletta e la collapasta? Risposta: se ti riferisci a des novo o contrad puoi usarlo al 2%
Non entro in merito del perchè voler utilizzare questi materiali, le opinioni sono varie e discordanti. Mi limito a specificare quale sia, in linea di massima, una concentrazione accettabile per quell'utilizzo.
Non si è mai parlato di applicare contrad sui dipinti! Attenzione a seguire i topic interamente, o possono sorgere malintesi rischiosi
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