ho 2 stampe su carta intelata probabilmente di inizio 900, presentano degli strappi
-utilizzo la poliammide per la suturazione? come per la tela? -che tipo di colla utilizzo nelle zone in cui vi è un distacco fra la carta e la tela? -eliminando materiale probabilmente organico, depositatosi nel tempo, vi è un distacco di pigmento come lo reintegro?
ciao, non è facile risponderti, ci sono un po pochi parametri di valutazione... forse dovresti spiegare meglio il problema, che tela hai? che degrado presenta? con che colla è attaccata la carta? ma gli strappi sono sulla carta o anche sulla tela? pulitura con cosa? che colori sono? carte intelate ne ho restaurata qualcuna, ma così è un po difficile. se hai voglia di ampliare... ciao
dunque la tela sembra essere di cotone, e lo strappo si presenta sia sulla carta che sulla tela, e in alcuni punti invece vi è semplicemente un distacco della tela dalla carta, sostanzialmente il degrado è rappresentato dal fatto che va pulito, piu che altro c è polvere e questo materiale probabilmente organico che presumo essere penetrato nella porosità della carta che aspotato a bisturi porta via parte del pigmento su cui è attaccato, non so sinceramente che colori siano, sono 2 immagini sacre stampate su carta presumibilmente di inizio 900. il tipo di colla utilizzata come posso riconoscerla?
ok, avevo già iniziato a risponderti ma è veramente lungo per chat... allora 1- fai test solubilità colori (tutti) sia per valutare la pulitura sia per la riadesione della carta. prima puoi (anzi devi) spolverare e passare, se puoi, la wishab(attento ai colori) 2 - identificazione colla: non è semplice, inanzitutto puoi verificare se idrosolubile o no. potresti fare uno spot test per il riconoscimento delle proteine, degli olii o degli amidi. poi, certo, puoi passare a tante analisi che dovrebbero darti indicazione dei componenti, (ftir, fluorescenza uv con spettro di confronto, cromatografia ecc..) ma, alla fine, interessa anche il suo comportamento con l'opera. 3 - per la riadesione della carta ti avrei consigliato una idrossipropilcellulosa (klucel g) in alcol isopropilico per evitare alla tela e alla carta contatto con acqua. tieni conto che la forza di adesione non è tanta. ma PRIMA test solubilità. per la sutura della tela va bene considerarla un operazione a parte, magari useri lattice poliuretanico invece che poliammide, che è più flessibile (akeogard t35) però vedi tu. 4 - pulitura... li non ho ancora capito bene. . potresti pensare a un emulsione grassa o ad un solvente, preferibilmente addensato. magari è sofficiente avere un po di pazienza con addensante e tensioattivo, cercando di apportare acqua il meno possibile, o anche solo una gomma pane (che ha i suoi contro). qui non mi sento di darti un metodo... aspetto tue nuove
ciao le stampe sono talmente brutte che non vale la pena fare analisi, io mi sto esercitando sono uno studente e le stampe le ho trovate in cantina, comunque il test di solubilità sui colori l'ho fatto e i pigmenti resistono.
- ok per la riadesione della carta alla tela uso klucelg
-cosa uso per la suturazione della carta?
-nei punti in cui vi è un distacco della tela dalla carta il klucelg lo applico dal recto? e poi metto un peso sopra la parte decoesa per far si che agisca e non s'imbarchi?
-i pigmenti che si perdono durante la pulizia li reintegro ad acquerello?sono veramente solo dei puntini di colore non si presentano delle lacune di dimensioni importanti.
in verità puoi anche decidere di asportare la tela presente al verso e pensare ad un nuovo sistema di montaggio...visto che ti devi esercitare, sono tue e di poco conto io ne farei una in un modo e una nell'altro. Anche perchè il montaggio di opere cartacee direttamente su tela non è da considerarzi propriamente un sistema conservativo ed equilibrato, in quanto le dilatazioni dell'una e dell'altra alle variazioni termoigrometriche sono diametralmente opposti: da qui la formazione di strappi, deadesioni ecc..
concordo per la sperimentazione del distacco, visto che si tratta di esercizi puoi saltare la parte di valutazione dell' idoneità di tale operazione... però, caro francesco, non posso fare un restauro virtuale in chat, sarebbe anche poco serio... hai bisogno di bibliografia sul restauro della carta?
ciao, scusami sono stata molto presa dalla tesi ti manderei una bibliografia completa, ma non riesco ad allegare il pdf (forse non si può, non so) puoi trovarla qui:ù
essendo abbastanza lunga aggiungo: il Federicii-Rossi è un manuale (molto datato) ma anche completo. te lo consiglio tenendo conto che le metodologie si sono evolute. Salvatore Lorusso, eA.Zappalà sono altri due libri piuttosto "storici". C'è poi una pubblicazione della Nardini di M.Coppedè sul degrado della carta, 1991 la prima, e della collana i talenti, curata da cremonesi ,"le nuove metodologie nel restauro del materiale cartaceo" sull uso degli enzimi. Molte notizie iteressanti le trovi nelle pubblicazioni straniere.