Sto per restaurare una terracotta "dipinta"(scrivo così perchè non l'ho ancora vista) di un'artista contemporaneo(anche famoso) che, dopo aver cotto il pezzo lo prepara a gesso di bologna e colla di coniglio per poi dipingerci su con un unico colore acrilico che prepara lui stesso con i pigmenti. L'intervento in sè non è dei più problematici (anche perchè l'opera è solo caduta...), ma l'analisi e lo studio del comportamento di due materiali così diversi (colla e acrilico)mi sembrano molto interessanti. Se avete dei consigli o osservazioni ben bengano Marialaura Mariniello
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Lavoro spesso sulle opere contemporanee e dei molti svantaggi a livello "analitico" che possono insorgere in alcuni casi, esiste anche un fattore estremamente positivo, ovvero la reperibilità di quella che viene chiamata "la tavolozza originale dell'artista" L'argomento è complesso e introduce in un percorso di se e ma che ti risparmio. Volendola riassumere e semplificare ai minimi termini, epurando la questione da ogni forma di problema filologico, ciò permette di poter svolgere indagini direttamente sul prodotto utilizzato per realizzare il pezzo e ragionare per raffronto. In poche parole, tu puoi accedere al tubetto originale dell'artista e confrontarlo con il frammento di colore prelevato dal vaso. A cosa serve? Molto spesso per l'autenticazione. Non molto forse nel tuo caso, poichè il tuo problema è la caduta e non un degrado dei materiali costituenti, ma sicuramente può comunque darti informazioni utili per il restauro estetico - integrativo che presumo dovrai fare. Spesso nell'arte contemporanea il problema maggiore è il distacco delle pellicole pittoriche ed il degrado che deriva dall'utilizzo di diversi materiali miscelati insieme. Confrontare il colore applicato, che nella maggior parte dei casi è rappresentato da una matrice, e quello originale da tubetto, privo di matrice, può mettere in luce i fenomeni alterativi che esso ha subito, permettendo di capire meglio come e perchè essi si siano manifestati ed eventuali sinergie dovute ad altri materiali presenti.
Rossella Croce Restauratore di Beni mobili ed Architettonici Tecnico per la diagnostica dei beni culturali Esperto per la Sicurezza nel settore del Restauro
Buongiorno e grazie mille per la dritta Rossella. Hai perfettamente ragione e a tale scopo sono riuscita a contattare l'artista e chiedere direttamente a lui dettagli sulla sua tecnica. Mi ha prontamente confessato che la preparazione a gesso e colla di coniglio e l'uso della tempera all'uovo l'ha abbandonata quando ha cominciato a lavorare su lavori in serie per ovvie ragioni di mercato e perchè la tecnica "tradizionale" da lui utilizzata aveva lunghissimi tempi di asciugatura. Mi ha quindi elencato i vari colorifici milanesi da cui si è fornito negli anni, dichiarandomi che la sua è una tecnica mista (!!?!). A tale proposito sto leggendo l'ultima pubblicazione di Marisa Pugliese e mi chiedevo se tu sai dove posso trovare materiale bibliografico a riguardo... Questo perchè oltre all'operazione pratica devo lavorare di ricerca. Intanto ti tengo aggiornata!! Marialaura Mariniello
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Se ho compreso lui decorava le terrecotte stendendo un fondo di gesso e colla e poi applicandovi sopra la tempera all'uovo Ora ha sostituito l'uso della tempera all'uovo con l'acrilico Direi che i termini coniati dall'artista per definire la sua tecnica sono un pò...forzati... ma non stupirti e se posso consigliarti non farglielo notare
Riguardo alla prima tecnica, che lui definisce tradizionale, ci sono riscontri su questo? E' tipica della zona in cui opera? Ci sono documentazioni/ testi che lo provano?
Io partirei sicuramente da qui, con la ricerca sulla tecnica artistica "tradizionale" e poi arriverei a quella "seriale" A livello di pura ricerca, sarebbe molto interessante, a questo punto, se ti permettesse di confrontare campioni di un vaso con la tecnica "tradizionale" e con la nuova produzione "seriale" su cui potresti fare considerazioni tecnologiche oltre che estetiche. Non so se tu abbia conoscenze approfondite di tecnologia ceramica, ma se sei una neofita può aiutarti uno stupididssimo manualetto Hoeply dal costo davvero contenuto
Emilio Martinotti Il ceramista ed hoepli
E' un manualetto per apprendisti ceramisti.
Se fossi in te chiederei all'artista di permettermi di assistere alla realizzazione di un suo vaso, per documentare i passaggi fotograficamente e capire bene come viene fatta questa sua "tecnica mista"
Non conosco il libro che citi, puoi riporarne qui la bibliografia?
Rossella Croce Restauratore di Beni mobili ed Architettonici Tecnico per la diagnostica dei beni culturali Esperto per la Sicurezza nel settore del Restauro
Ciao Rossella. Marina Pugliese autrice del libro è Conservatore Responsabile delle collezioni di arte contemporanea per il Comune di Milano ed ha scritto testi molto interessanti,ultimo questo di cui ti invio un copie ed incolla(!!?):
Titolo Tecnica mista. Materiali e procedimenti dell'arte del XX secolo Autore Pugliese Marina Prezzo € 35,00 Anno 2006 "Il libro analizza la complessa tematica delle tecniche e dei procedimenti esecutivi nell’arte contemporanea. Una sorta di “dietro le quinte” che sottolinea le innovazioni creative e formali attuate nella realizzazione delle opere nell’arco del Xx secolo. Alla parte storica seguono dettagliate schede dedicate alle pratiche e ai materiali più significativi nonché una serie di interviste su questioni tecniche e conservative con alcuni tra i maggiori artisti italiani."
Riguardo invece alla mia questione,l'artista è giapponese Kazumasa Mizokami; ha una lunga esperienza come ceramista, ma dopo il diploma in brera ha avuto fortuna come artista. L'opera è una scultura in terracotta dipinta di blu raffigurante un uomo assorto. Se mai riuscirò e se vuoi ti mando delle immagini... Grazie Marialaura Mariniello
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mi interesserebbe vedere le foto, se l'artista è giapponese la ricerca si fa ancora più interessante
Provo a vedere se trovo dei testi sulla tecnologia ceramica nipponica
Se sei di Milano so che c'è una scuola di ceramica (HOBBYCERAM mi sembra) che fa corsi di ceramica sulle varie tecniche del mondo Dovrebbero avere diverse pubblicazioni e se ben ricordo sono acquistabili anche via internet
Rossella Croce Restauratore di Beni mobili ed Architettonici Tecnico per la diagnostica dei beni culturali Esperto per la Sicurezza nel settore del Restauro
Ma non andrei così oltre, non credi sia meglio attenermi solo al modo di Kazumasa? Fondamentalmente è questo che mi chiedono... Quando vedrai le foto ti sarà tutto più chiaro. Ma come faccio ad allegarle????
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Penso che la ricerca storico-artistica sia sempre fondamentale per un buon restauro, più informazioni si ottengono sulla tecnica artistica in questione migliore e più consapevolevole sarà l'intevento che andremo a realizzare. Trattandosi di un opera di un artista vivente però direi che può bastare occuparsi con attenzione solo di Kazumasa
Torno al primo consiglio allora, carpisci dall'artista più che puoi, in particolare insisti per assistere alla realizzazione di un'opera. Sarà un'esperienza molto piacevole oltre che utile Fammi sapere se posso esserti d'aiuto in qualche modo Aspetto le foto, se non riesci a postarle scrivi alla persona che ti ho indicato la volta scorsa
Rossella Croce Restauratore di Beni mobili ed Architettonici Tecnico per la diagnostica dei beni culturali Esperto per la Sicurezza nel settore del Restauro
Buongiorno a tutti, ci tengo a riportare in sunto la mia esperienza con Kazumasa rispetto al restauro della sua terracotta dipinta.
Gli ultimi accordi presi con Kazumaza sono questi: io stendo il progetto d’intervento conservativo e lui esegue un’operazione di “riparazioneâ€(ho dovuto rispettare la sua volontà , considerando che si tratterà di un intervento autografo) documentandola.
Mi permette di effettuare delle prove su un pezzo dell’opera, in particolare pulitura, incollaggio e stuccatura delle dita della mano. Per quanto riguarda il ritocco pittorico, anche se io ipotizzo nel progetto un’integrazione ad aerografo, Kazumaza è fermo nella sua intenzione di ridipingere il tutto…
Ora, rimettendomi alla sua volontà , non mi resta che riflettere (magari con voi) sul rapporto tra restauratore e artista vivente.
Ci tengo molto a rimanere in questa sezione perchè, oltre al fatto che la moderatrice è stata estremamente disponibile, auspico anche ad un dibattito costruttivo rispetto agli interventi di pulitura degli acrilici non protetti.