Buongiorno a tutti. Avrei bisogno di un aiuto. Sto restaurando una piccola chiesa risalente circa al 1600, già oggetto di un restauro negli anni 90. La chiesa è a navata unica collegata con una saletta che funge da sagrestia. La parete su cui sorgono gli altari è stata realizzata su un costone di roccia calcarea (l'architetto che realizzò i lavori negli anni 90 mi ha confremato che la parete poggia proprio sul costone) ed è sottoposta rispetto alla strada statale, che corre ad altezza copertura. Nel precedente intervento per consolidare la chiesa furono realizzate delle iniezioni e delle paretine armate sulle pareti, ma solo dove non c'erano stucchi. Inoltre, per marginare i fenomeni di umidità , furono realizzati un vespaio alle spalle degli altari (di altezza limitata, a me ad oggi ignota, ma fino a dove gli operai si erano potuti spingere) e un vespaio a livello della pavimentazione. Oggi la chiesa non ha problemi di tipo strutturale, ma, a causa della mancanza di manutenzione del drenaggio e dell'impermeabilizzazione del vespaio sono riemersi fenomeni di umidità di risalita e, soprattutto, la maglia in ferro delle paretine armate in molti punti si è fortemente ossidata, arrivando addirittura a sgretolarsi, soprattutto sulla parete degli altari. Nell'intervento che vado a proporre revisiono e aggiusto i drenaggi, gli scannafossi e le impermeabilizzazioni, ma non so bene come comportarmi sulle pareti interne. Non sono riuscita a reperire da nessuna parte un metodo per derestaurare l'intervento di paretina armata realizzato negli anni 90. Da una parte vorrei eliminare la parte ferrosa, visto che ho la netta impressione che l'intervento sia stato realizzato male (non a sandwich, ma su un'unico lato della parete, visto che dall'altro lato c'è il vespaio), dall'altro, per non avere problemi con la soprintendenza, vorrei procedere ad una sostituzione della rete ossidata con un'altra rete, casomai trattata con qualche procedimento che la preservi dall'ossidazione, ma non so se la cosa sia fattibile e non ho idea di come procedere operativamente. Per l'umidità di risalita, invece, vorrei evitare il taglio chimico della muratura, utilizzando un intonaco a base di calce che possa assicurare la traspirabilità della parete. Vi sarei grata se qualcuno potesse dermi qualche indicazione in merito. Ringrazio e porgo distinti saluti. Francesca
Car Francesca, quello che tu chiami "derestaurare" le paretine armate ha a che fare con il problema della reversibilità di cui tanto parliamo noi che ci occupiamo di restauro. Che tipo di intevento hanno subito le pareti della chiesa? Sono state inserite delle barre passanti legate alla la rete sui due lato e poi cementate? Se è così si tratta di un intervento molto invasivo che è assai poco reveribile. Dare suggerimenti su come intervenire è difficile senza aver valutato l'intervento precedente. In linea di massima, però, se in poco più di dieci anni il ferro della rete si è addirittura disgragato, cercherei di toglierne il più possibile riconsolidando le malte (con calce idaulica e non con cemento), se serve, ed eventualmetne procedendo ad interventi localizzati della muratura con il metodo del cuci e scuci.
Cecilia Sodano - Moderatrice sezioni Lavori Pubblici, Museografia
Ciao - rispondere non è facile perchè bisognerebbe vedere almeno qualche foto -Admin docet. Da quello che mi sembra di capire, la manutenzione dovrebbe fare molto ma non basta. Come barriera, se c'è corrente Enel puoi fare un barriera di vera elettrosmosi attiva Per le barre arruginite bisogna scrostare tutto e metterle in vista, grattare via la ruggine, pitturarle con gli appositi prodotti in commercio di resine passivizzanti e richiudere il tutto con il cemento di prima (lo dico in questo caso con scuse a Cecilia - ) Se non vuoi fare una barriera, prima di mettere costosi intonaci speciali deumidificanti, e se vuoi che abbiano una durata decente, dovrai togliere dal muro con un impacco i sali che si accumulati in questi anni. (vedi sito mangiasali.it)
Innanzitutto ringrazio tutti per l'attenzione. Provo ad allegare un paio di foto della parete contro muro (interno) dove la maglia metallica è rovinata. Spero si veda che la situazione è abbastanza incasinata e in alcuni punti la maglia è più che arrugginita. Posso pensare di sostituirla con una nuova maglia? E se si devo prendere qualche accorgimento particolare per la sicurezza? Considerate che l'intervento non è stato realizzato a sandwich, visto che posteriormente agli altari (parete est) c'è un vespaio e sulle altre pareti, in particolare su quella esposta a nord e quindi più soggetta a degrado, esternamente non ci sono segni di rigonfiamenti nè tantomeno di ossidazioni (ho provato anche a spicconare una piccola parte dell'intonaco e di maglia metallica nessuna traccia). Vorrei evitare una elettrosmosi attiva, mentre sicuramente cercherò di deumidificare la parete prima di intervenire con intonaci (vorrei usare un intonaco tradizionale). Rimango in attesa di un vostro cordiale riscontro. Buon lavoro. arch. Francesca Cavaliere
Ciao - allora, per ridurre le foto quandi sei sul tuo messaggio clicca "Modifica", e cancella le foto. Poi su un altro programma a parte, riduci le dimesioni delle stesse - ora sono di circa 17cm - a un 6x8cm e poi rimettile nel messaggio.
Nel merito, mi sembra impossibile recuperare una tale parete. Sanare la maglia vorrà dire massacrare tutto l'intonaco! Sostituirla vuol dire demolire tutto. Il problema della formazione della ruggine e del rigonfiamento dei ferri nel cls è dovuto primariamente alla acidificazione della malta e alla penetrazione di cloruri dalle micro fessure della stessa. Non credo sia ancora stato trovato rimedio indolore esterno. Basta guardare le riparazioni ai viadotti delle nostre autostrade. Forse qualche lettore del Forum . . . .
Francesca, Mi dispiace per non avere notato a suo tempo questo argomento e per non avere risposto. Puoi aggiornarci sulle tue scelte ? Il caso è molto interessante e gradirei altre foto. Atendo tue ulteriori notizie. Grazie