|
luigi73 |
Novembre 12, 2007, 8:53am |
|
Posts: 65
|
salve a tutti avrei piacere di confrontarmi con restauratori che hanno adottato o stanno sperimentando la foderatura a freddo per confrontare le mie esperienze. Sono alcuni mesi che sto vagliando la possibilità di sostituire (quando possibile) la foderatura classica a pasta con questa tecnica. All'uopo sto ancora facendo alcuni "esperimenti" su pezzi di vecchie tele e finora i risultati che ho avuto sono molto positivi. Chiaramente, visto le dimensioni della mia attività , non posso permettermi la tavola a bassa pressione perciò sto tentando di sviluppare un metodo efficace anche senza questo strumento (daltronde Merha cominciò così) per tentare di ottimizzare una procedura esportabile quanto più possibile anche nei piccoli laboratori. Ciò che mi interessa approfondire ed analizzare sono essenzialmente tre argomenti: - il miglioramento della planarità della superficie - l'applicazione del collante mediante nap-bond - la conservazione nel tempo Avrò estremo piacere di condividere e confrontare i miei "esercizi di foderatura" con chiunque vorrà intervenire su questo tema Luigi |
| Luigi Franchi - Pescara |
|
|
|
|
marcello13 |
Novembre 24, 2007, 6:29pm |
|
Utente recente  
Posts: 11
|
Ciao Luigi, non sono ancora riuscito a parlare con la ragazza che usa il Beva gel per foderare a freddo. Tra i miei ricordi ti posso dire che ho usato il mowlith a freddo per doppiare una tela dei primi del Novecento poi foderata a caldo con ottimi risultati.... mi spiego meglio... la tela di tipo industriale è stata doppiata con il "cencio della nonna" usando come adesivo il mowlith steso a freddo. In seguito classica foderatura a colla pasta romana....il calore necessario ha sciolto anche l'adesivo sintetico. Procedura del mio professore. Ti mando della bibliografia dove ho letto qualcosa sui vari procedimenti di foderatura a freddo...mi sembra interessante quella che utilizza la resina poliuretanica Purbinder ma è ancora agli inizi, qualcuno del forum potrà darti notizie migliori!
1. Knut, Il restauro dei dipinti 2001 2. Scicolone Giovanna, Il restauro dei dipinti contemporanei, Nardini, molto utile a livello metodologico 3. Torresi, Nuovo manuale di foderatura e analisi dei metodi antichi e moderni, Ferrara. potrai trovare altra bibliografia e sicuramente un altro testo di Torresi sulla foderatura...l'ho incontrato a Ferrara al salone del restauro.
Scusa le imprecisioni e le omissioni ma navigando li troverai facilmente. Il tuo tema di discussione è interessante e mi dovrò aggiornare un po'. A presto Se riesco magari ti passo a trovare in laboratorio. Marcello |
| Labate Marcello |
|
|
|
|
luigi73 |
Novembre 30, 2007, 9:51am |
|
Posts: 65
|
ciao Marcello grazie per le info ho ancora molto da studiare per quanto riguarda l'argomento. fin'ora le prove che ho effettuato con il plextol mi hanno dato un buon esito. Il problema è quello di riuscire a fare un miglioramento di superficie preventivo alla foderatura che, senza l'uso di acqua e calore e/o solventi tossici, mi renda la tela perfettamente piana in ogni sua parte. comunque vedrò di procurarmi qualcosa delle letture suggerite. Ti aspetto in lab quando torni da queste parti Luigi |
| Luigi Franchi - Pescara |
|
|
|
|
samy |
|
Posts: 93
Location: Pitesti, Romania
|
ma con il beva film hai gia provato? si usa il calore... mi sembra un po` impossibile riuscire a eliminare il calore, l`umidita` e i solventi.. almeno una cosa si deve usare.. certo, sarebbe l`ideale riuscie a eliminare tutto  buon lavoro e tienici informati.. anche a me interessa tanto questo argomento |
| |
|
|
|
|
LauraP |
Dicembre 10, 2007, 9:32pm |
|
Nuovo utente 
Posts: 3
|
che ne pensate (per migliorare la superficie) del diacetonalcol.. non vaporizzato direttamente sul dipinto ovviamente..e poi lasciate il dipinto sotto pressione. |
|
|
|
|
LauraP |
Dicembre 10, 2007, 9:33pm |
|
Nuovo utente 
Posts: 3
|
volevo dire lasciare non lasciate!! |
|
|
|
|
luigi73 |
Dicembre 28, 2007, 10:13am |
|
Posts: 65
|
rispondo a samy se sto facendo esperimenti sulla foderatura a freddo è proprio perchè questo metodo permette di eliminare completamente calore (non serve stirare in quanto il raggiungimento della planarità del supporto è raggiunto in fasi precedenti) solventi (in quanto il collante che ho scelto di utilizzare è a base acquosa) e di limitare fortemente l'apporto di umidità (calcolando che il plextol è una dispersione in h2o al 50%, con l'aggiunta di un addensante la penetrazione di acqua all'interno del supporto tessile è veramente minima). Da questo punto di vista è effettivamente un metodo formidabile per foderare, tuttavia il problema che voglio risolvere è come poter usare questo metodo rendendolo pratico per un laboratorio di restauro che non può permettersi attrezzature costose e tempistiche da opd. Per quello che riguarda l'adesione penso di essere riuscito ad ottenere buoni risultati, ma la parte più complicata rimane quella del miglioramento preventivo della superficie senza cui non è possibile procedere.L'idea di LauraP è fondata (anche se il diacetonalcol dovrebbe essere diluito al 50% in h2o) ma a me fa un pò paura l'uso di un solvente così aggressivo per gli oli (in particolare per dipinti dell'ultimo secolo). Ho avuto buoni risultati con un tensionamento di dipinto con carta su telaio interinale ma ciò si può fare solo quando il dipinto non presenta strappi, ma su tele lacerate ancora non riesco a trovare un metodo efficace (non avendo la possibilità di tavole calde o a bassa prssione) Cmq continuerò a sperimentare sperano di riuscire a trovare qualcosa di buono
P.S. ciao Marcello, buone feste di natale e fine anno e a presto se passi da queste parti |
| Luigi Franchi - Pescara |
|
|
|
|
samy |
Gennaio 12, 2008, 10:22pm |
|
Posts: 93
Location: Pitesti, Romania
|
gia... ma perche non sto mai attento quando scrivo qualcosa??  ) la foderatura a freddo non centra niente con il beva film... aproposito dell diacetonalcol.. io l`ho usato al 4 % sempre in acqua per ammorbidire la pellicola pittorica, certo non direttamente sul dipinto, ma tramite vapore... cioe` che tra il dipinto e il sovente c`era il gorotex... quindi passava solo il vapore.. e a funzionato benissimo. giustamente come dici anche te, sui dipinti moderni sara` un po` rischioso, io l`ho usato su dipinti del sei e settecento... |
| |
|
|
|
|
marcello13 |
|
Utente recente  
Posts: 11
|
Ciao Luigi, le vacanze sono andate bene ma sono stato pochissimo in Abruzzo. Vedo che l'argomento è interessante. per quanto rigurda il beva gel usato nella foderatura a freddo posso dirti che i risultati sono ottimi e li ho potuti verificare anche su tele di grandi dimensioni e di grosso spessore.Sul retro della tela originale un' ora o due prima di doppiarla viene steso il beva371 e subito dopo posta sotto dei pesi.Passato questo tempo si effettua la foderatura applicando il beva gel sulla nuova tela. Certo la pressione è difficile da eliminare ma il sistema non presenta attrezzature sofisticate e costose. Su alcune tele però è preferibile una leggera stiratura preventiva sul recto. per adesso ti saluto perchè vado sempre di fretta... Spero che altri si aggiungano alla conversazione. Buona serata e buon lavoro Marcello |
| Labate Marcello |
|
|
|
|