Ciao Valentina, no, non aspettare Primavera. L'appartamento è infestato ora e fa ancora caldo: questo favorisce il proliferare dell'infestazione. La stagione fredda durerà poco, perchè immagino che poi verrà acceso il riscaldamento. Il vero problema non è la disinfestazione, facile da applicare con le modalità che ti ho detto, ma il fastidio di togliere la povere dai libri. Tieni presente che i Liposcelidi sono anche chiamati impropriamente "pidocchi dei libri", che è tutto dire. Si nutrono, come i tarli, di detriti e della colla vegetale con cui sono rilegati i libri più antichi del 900'. Immagino che fra i tanti libri ce ne siano anche di antichi, almeno dell'800'. Se fai come ti ho detto, anche con un 2, o 3 bombolette in più, gli adulti presenti li debelli, polvere o non polvere, ma non avrai finito comunque. Volevo aspettare che tu eseguissi il primo trattamento, prima di farti eseguire il passo successivo, per non frastornarti, ma è bene che te lo spieghi in due parole ora. Qualunque trattamento di disinfesatazione che non ricorra a gas tossici abbatte gli adulti e può abbattere le forme larvali, se esposte, ma non può nulla contro le uova, che, prima o poi si schiudono, dando inizio ad un nuovo ciclo. Vale per qualunque tipo di insetto. Gli interventi singoli, quindi, sortiscono effetti solo temporanei. Non disperarti, quello che non si può fare con la chimica, si può fare con la strategia e con un programma. Bisogna saperlo, ovviamente. Le uova si lasciano schiudere, poi, dopo la schiusa, si abbattono i neanidi, prima che raggiungano la maturità sessuale e possano riprodursi. perpetuando la specie. In tre mosse si può interferire sul ciclo biologico ed esaurire il filone della ovidepisizione originaria. Basta conoscere i tempi di riproduzione, per avere matematicamente ragione dell'infestazione. Esegui il primo trattamento subito, il secondo dopo 2 settimane, il terzo dopo tre settimane dal secondo. Cinque settimane in tutto e non vedrai più un lipopscelide. Almeno per un po. Se non spolveri i libri, prima o poi, arriverà un'altro attacco. Giacchè ci sei, controlla anche le piante, sia quelle in casa, sia quelle sui balconi. Non so di che piante si tratti, ma non vorrei che possano essere loro l'origine dell'infestazione. Qualunque Garden potrà fornirti ottimi prodotti per una disinfestazione a spruzzo, o spray, di tipo casalingo per le piante. Coraggio, buona caccia e fammi sapere come va.
no, non aspettare Primavera. L’infestazione è in corso ora, fa ancora caldo e, probabilmente, lo farà ancora per un pezzo. Poi, dopo un breve periodo di temperatura bassa, verrà acceso il riscaldamento, Non lasciare che l’infestazione si propaghi e, soprattutto, rimuovi le cause. Una delle concause è la polvere, soprattutto dei libri. L’altra concausa è la presenza, immagino, di libri più antichi del 900’. Il liposcelide è anche chiamato impropriamente “pidocchio dei libri”. Si nutre di detriti e, come i tarli, della colla vegetale, a base di farina, che veniva utilizzata prima del 900’ per la rilegatura. L’origine potrebbero anche essere le piante, da cui gli insetti adulti potrebbero trasmigrare, in cerca di luoghi bui. Di solito è sulle piante che ovidepongono, ma anche sui libri. Prova a controllare, sia quelle che hai in casa, sia quelle che tieni in balcone, soprattutto quelle non grasse. Un buon prodotto per uso casalingo per liberare le piante eventualmente infestate da insetti lo trovi facilmente presso qualsiasi Garden. Il vero problema, in ogni caso, sono le uova. Non ci sono mezzi chimici che le possano distruggere, a meno di non ricorrere ai gas tossici. Neanche a parlarne. Con gli interventi più ecocompatibili, come quello che ti ho suggerito, ma anche con quelli professionali, puoi abbattere solo gli adulti e le larve esposte, non le uova, che, giunto il momento, si schiudono, iniziando un nuovo ciclo. Volevo parlartene dopo che avessi effettuato il primo intervento, per non frastornarti troppo, ma è bene che te ne accenni brevemente ora. Non allarmarti, non sei condannata alla persecuzione perenne, da parte di questi insetti. Dove non arriva la chimica, arriva la strategia intelligente: bisogna solo conoscerla. Il sistema per risolvere definitivamente una infestazione da insetti, purché non protetti da spessori particolari, come, per esempio, i tarli è quello di interferire sul ciclo biologico della loro riproduzione. Si tiene conto dei tempi del ciclo riproduttivo. Si effettua un trattamento, che abbatte gli adulti presenti. Poi si aspetta che si schiudano le uova. Dopo quindici giorni dal primo intervento se ne fa un altro, che abbatte gli adulti che, nel frattempo sono nati dalla seconda schiusa, ma non hanno ancora raggiunto la maturità sessuale per riprodursi ed ovideporre nuovamente. Si lasciano passare altre tre settimane e si effettua l’ultimo trattamento, che abbatte gli adulti nati dall’ultima schiusa. In cinque settimane avrai matematicamente avuto ragione dell’infestazione. Devi, ovviamente rimuovere le cause, altrimenti può ricominciare in ogni momento. Sarebbe più efficace una tecnica integrata come quella che ti ho spiegato la volta scorsa, con l’associazione di una azione residuale con una stanante, ma, per questo tipo di insetti, dovrebbe bastare l’azione delle bombolette a svuotamento automatico. Magari usane 2/3 in più. Se, invece, decidi di affidarti ad una società specializzata, diffida di che ti promette miracoli con un solo trattamento. Coraggio e buona caccia.
ciao Gianfranco grazie per i tuoi consigli preziosi!!!! comincerò subito con le pulizie... le piante le ho già controllate pulendo i vasi con candeggina, devo prendere qualche insetticida... si tra i libri ce ne sono di antichi, ma non 800eschi.... Un pò di pazienza dovrebbe essere il segreto allora.... Inizia la Guerra... e vi aggiorno Grazie a tutti ed a presto!!!!
no, non aspettare Primavera. L’infestazione è in corso ora, fa ancora caldo e, probabilmente, lo farà ancora per un pezzo. Poi, dopo un breve periodo di temperatura bassa, verrà acceso il riscaldamento, Non lasciare che l’infestazione si propaghi e, soprattutto, rimuovi le cause. Una delle concause è la polvere, soprattutto dei libri. L’altra concausa è la presenza, immagino, di libri più antichi del 900’. Il liposcelide è anche chiamato impropriamente “pidocchio dei libri”. Si nutre di detriti e, come i tarli, della colla vegetale, a base di farina, che veniva utilizzata prima del 900’ per la rilegatura. L’origine potrebbero anche essere le piante, da cui gli insetti adulti potrebbero trasmigrare, in cerca di luoghi bui. Di solito è sulle piante che ovidepongono, ma anche sui libri. Prova a controllare, sia quelle che hai in casa, sia quelle che tieni in balcone, soprattutto quelle non grasse. Un buon prodotto per uso casalingo per liberare le piante eventualmente infestate da insetti lo trovi facilmente presso qualsiasi Garden. Il vero problema, in ogni caso, sono le uova. Non ci sono mezzi chimici che le possano distruggere, a meno di non ricorrere ai gas tossici. Neanche a parlarne. Con gli interventi più ecocompatibili, come quello che ti ho suggerito, ma anche con quelli professionali, puoi abbattere solo gli adulti e le larve esposte, non le uova, che, giunto il momento, si schiudono, iniziando un nuovo ciclo. Volevo parlartene dopo che avessi effettuato il primo intervento, per non frastornarti troppo, ma è bene che te ne accenni brevemente ora. Non allarmarti, non sei condannata alla persecuzione perenne, da parte di questi insetti. Dove non arriva la chimica, arriva la strategia intelligente: bisogna solo conoscerla. Il sistema per risolvere definitivamente una infestazione da insetti, purché non protetti da spessori particolari, come, per esempio, i tarli è quello di interferire sul ciclo biologico della loro riproduzione. Si tiene conto dei tempi del ciclo riproduttivo. Si effettua un trattamento, che abbatte gli adulti presenti. Poi si aspetta che si schiudano le uova. Dopo quindici giorni dal primo intervento se ne fa un altro, che abbatte gli adulti che, nel frattempo sono nati dalla seconda schiusa, ma non hanno ancora raggiunto la maturità sessuale per riprodursi ed ovideporre nuovamente. Si lasciano passare altre tre settimane e si effettua l’ultimo trattamento, che abbatte gli adulti nati dall’ultima schiusa. In cinque settimane avrai matematicamente avuto ragione dell’infestazione. Devi, ovviamente rimuovere le cause, altrimenti può ricominciare in ogni momento. Sarebbe più efficace una tecnica integrata come quella che ti ho spiegato la volta scorsa, con l’associazione di una azione residuale con una stanante, ma, per questo tipo di insetti, dovrebbe bastare l’azione delle bombolette a svuotamento automatico. Magari usane 2/3 in più. Se, invece, decidi di affidarti ad una società specializzata, diffida di che ti promette miracoli con un solo trattamento. Coraggio e buona caccia.