Caro Bruno - in questa Sezione in prevalenza si "mangiano mattoni" -

perciò, ti eri rivolto alla Sezione giusta.
Però una o due considerazioni le posso fare senza togliere niente a nesuno.
1- La Norma che definisce la misura della concentrazione di sali nei lapidei (intonaci compresi) è la UNI 11087-2003. Prevede 2 tipi di misura. Quella della conduttività totale in microSiemens e quella della analisi delle singole specie ioniche con fotogrammetria.
Per quanto mi riguarda, la prima serve solo per misure comparate, cioè nello stesso posto, sullo stesso materiale a tempi diversi oppure allo stesso tempo in punti diversi. Inoltre, misra nella soluzione acquosa tutto ciò che conduce; per cui, anche sali non dannosi eventualmente presenti nel materiale.
Invece, la seconda misura in assoluto la quantità di anioni (cloruri, solfati, nitrati, ecc) e di cationi (sodio, potassio, magnesio, calcio, ecc.) in solozione come sali solubili.
Sommando anioni e cationi si hanno i sali totali.
2- A te sembrano preoccupare solo i sali superciali. Questi sono innocui. Quelli che fanno danni, le sub-efflorescenze, stanno nei primi 10-15 mm del substrato.
3- Il metodo di estrazione che usi è l'unico possibile per non asportare materiale. Per gli scopi di questa Sezione invece si usa un campione di 10-15 grammi di materiale stesso.
Cordiali saluti