Salve sono un nuovo iscritto e vorrei porvi una domanda.... Ho provato varie volte a dorare dei lavori in ferro battuto ma con scarso successo,(in verità sono stato sempre consigliato ad usare missioni),il problema delle missioni da me provate lasciano sempre uno strato molto morbido sotto la foglia rendendola molto fragile e così ho rinunciato da diversi anni.... L'altro giorno ritrovando alcuni libretti ho voluto fare un'ulteriore prova ho usato una comunissima vernice ed ho applicato immediatamente la foglia oro,risultato non bello ma di sicuro resistente infatti la foglia risultava aderire perfettamente al metallo..... La mia domanda è questa che tipo di colla devo usare per far aderire al meglio la foglia oro sul ferro? Che prodotto mi consigliate? Il bolo? oppure usare direttamente l'olio cotto e trementina? C'è qualche missione che rende bene su supporti metallici grazie per l'interessamento.. Giancarlo S.(Fabbro)
Forse ho trovato ciò che cercavo ,basta trovare il giusto prodotto..... Per i metalli in genere o superfici poco porose basta applicare una missione a vernice(ad olio)stesa in strato sottilissimo ed il gioco è fatto. Mi raccomando evitate le missioni ad acqua,passabili quelle ad alchol....Att.ne niente brunitura se utilizzate le missioni. . Ciao Giancarlo.
Scusandomi per la risposta tardiva vorrei far notare che negli antichi ricettari il ferro (e in genere i metalli da dorare) non erano mai trattati con la foglia d'oro come hai fatto tu, bensì con un sistema basato sull'amalgama (oggi considerato estremamente pericoloso per l'operatore): l'oro era combinato al mercurio formando l'amalgama che veniva usata per coprire il manufatto. Il tutto veniva infornato fino alla completa evaporazione del mercurio. (il sistema è decritto nel dettaglio nel De diversis artibus attribuito a Teofilo, uno dei più antichi e meglio redatti ricettari). Quello che tu hai fatto, seppure probabilmente di ottima qualità, ha consistito fondamentalmente nell'adattare una tecnica di doratura per cornici ad un supporto di tipo metallico. Non che non possa funzionare... però non è molto storico. Infine, anche se magari la cosa può sembrare poco pertinente, posto quest'immagine: http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Liebenberg_monument_Vienna_June_2006_386.jpg Si tratta di una statuetta metallica dorata (si trova al centro di Vienna). Anni fa mi è capitato di assistere alla sua ri-doratura che venne eseguita... a vernice d'oro. Si, l'hanno semplicemente dipinta. Non che ne abbia risentito a mio parere.
Scusate se intervengo, purtroppo non ho nessun titolo ma di mestiere faccio il fabbro e come tutti i fabbri ogni tanto capita di fare qualche doratura. Scrivo questo solo per farvi capire come noi persone di scarsa cultura trattiamo lavorazioni che voi conoscete così bene.In questo caso la doratura sulle leghe ferrocarbonio. Voglio giustificare questo metodo, poiche come tutti consulto solo tre libri prima di fare il lavoro, e non conoscendo il latino la scelta è limitata alle lingue moderne. Naturalmente il primo libro che noi fabbri consultiamo è quasi sempre “IL Doratore” di T. Turco edito dalla Hoepli ISBN 88-203-1511-4 io ho l’edizione del 1988 si trova in tutte le librerie il libro francamente è un po datato ma il capitolo sul restauro delle dorature sembra buono e a pagina 213 parla della doratura sui metalli di ogni tipo. Gli altri due libri sono sicuramente una catalanata per voi ma li consulto spesso quando faccio queste lavorazioni, sono ovviamente “Die Kunst zu Vergolden” ISBN: 3766709364 di Klinger e Thomas edito dalla Calwey e “Gold als Oberflache” ISBN-10: 3874800040 ci sono moltissimi altri libri che trattano l’argomento ma per svogliatezza non tendo a consultarli quasi mai. Tornando alla doratura come tanti pecoroni la facciamo ancora a foglia d’oro a 23 carati per l’esterno e a 18 carati per l’interno i mastioni li comperiamo nel negozio , notissimo di Fhurt vicino a Norimberga, ovviamente si combina per posta il sig. Obermayer è gentilissimo, vendono tutto quello che riguarda la doratura (se è permesso metto l’indirizzo nel forum non so come ci si comporta in questi casi) I pezzi più vecchi che io abbia dorato risalgono a circa 20 anni fa, una sfera dorata con questo metodo sull’insegna di un noto bar di Udine sempre esposta all’esterno e attualmente brilla come il primo giorno, la si può vedere. Per fare quella doratura ricordo un mastione da 12 ore di fabbricazione francese “Lefranc” lo vendono a Fhurt. Comunque penso che sia esagerato mastioni di sei ore sono sufficienti anche all’esterno. Purtroppo anche quei pochi restauri che ho fatto ho usato questo metodo, Non per giustificarmi ma l’antico doratore sotto aveva messo anche lui la foglia e io l’ho ripristinata.
Riassumo il metodo che usiamo: lega ferrocarbonio pulita e trattata con antiruggine e vernici (io uso sintetiche ma vanno bene tutte, escluse le nitrocellulose) sopra nel punto di doratura una carteggiata con carta vetro poco abrasiva pulire il tutto stendere il mastione (3-6-9-12, ore dipende dal lavoro) e dorare tanti usano mastioni colorati come il fondo ma si può usare un mastione trasparente basta non uscire dai confini è utile solo il giallo per le correzioni.
Scusandomi per l’intervento così banale Adriano Cortiula
Replico semplicemente con un quesito per un chiarimento a riguardo, rispolverando vecchi studi di chimica, nel caso in cui il ferro non venga totalmente isolato dall'oro con applicazioni di vernici e misture oleose varie (e questo potrebbe accadere facilmente ); potrebbe innescarsi una corrosione gavanica del metallo meno nobile, ed in questo caso accelerarne il degrado?
Purtroppo io non ho studiato chimica, ma faccio una domanda per chi è più esperto di me. Come fa a stare la foglia d'oro sul ferro senza un apretto o mastione o qualsivoglia cosa che lo tiene ataccato,(quindi isolato dal ferro)? a parte naturalmente che non sia posta in orrizzontale e nessuno gli aliti sopra. Adriano Cortiula
Buon giorno a tutti, leggendo le risposte ho visto dare forse troppo poca importanza al colore di fondo per la preparazione del manufatto.Il bolo rosso scalderà la tonalità del oro e una terra ocra o gialla darà una maggiore chiarezza al oggetto trattato. Il ferro ha una spiccata tendenza al ossidazione e crea una indubbia differenza di potenziale elettrica riducendoi metalli per questo è opportuno proteggerlo anche con una pellicola di colore . Essendo il ferro un materiale non poroso ,il colore aiuterà l' asciugatura assorbendo gli ultimi residui di solventi rimasti nelle missioni.Il ferro non da la possibilta di traspirare e per questo motivo molti ottengono una superfice molle.Il segreto del doratore del ferro è la pazienza, tanta, forse troppa ma alla fine se si lavora rispettando i tempi delle colle e del supporto l' oro si stenderà quasi da solo riuscendo a scorrere quel poco che basta per raggiungere senza strapparsi le decorazioni. Tanti saluti e ....pazienza..tanta pazienza.E non toccate l' oro con le dita... Bruno Corriani