Buongiorno, vi espongo il mio problema.
Dovendo procedere al restauro della facciata di un edificio della seconda metā dell'800 caratterizzato dall'impiego della pietra artificiale con cui sono realizzate imbotti di finestre e portali, fasce marcapiano e cornici sottogronda, zoccolatura e bugnato al piano terra io e la mia collega abbiamo dei dubbi per ciō che riguarda la stuccatura delle microfessurazioni e l'esito finale dell'intervento (che comprende pulitura consolidamento protezione).
Le superfici in pietra artificiale presentano un'estesa rete di microfessurazioni, meno di 1 millimetro, visibili comunque ad occhio nudo. Riteniamo che la pietra artificiale abbia, nel suo aspetto superficiale e cromatico, un valore da mantenere. Non vorremmo quindi, come abbiamo giā visto fare in altri interventi, coprire le nuove sigillature con una pitturazione che nel migliore dei casi appiattisce completamente la facciata.
Vorremmo un consiglio su come effettuare ed integrare al meglio le stuccature per mantenere la pietra artificiale nell'aspetto naturale. La microstuccatura con malta di calce idraulica e inerti simili all'originale puō dare buoni risllutati? Nel caso non fosse cosė sarebbe possibile pensare ad una pitturazione a base di latte di calce colorato passata infine con spugna bagnata per far emergere la granulometria degli inerti?.
Vi ringrazio per ogni consiglio e per eventuali fonti bibliografiche a cui fare riferimento.
Allego foto di dettaglio bugnato.
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