Atti del secondo convegno colore e conservazione Minimo intervento conservativo ne trattamento dei dipinti, cesmar 7, thiene 29-30 ottobre 2004, Il prato ed. Padova in particolare il saggio di Heiber.
Winfried Heiber Tread By tread tears Mending methods, in Alternative to linings, UKIC (lo trovi da ARchetype a Londra,http://www.archetype.co.uk/ anche se non è nell'elenco nel sito, scrivi e te lo mandano)
Knut Nicolaus Il restauro dei dipinti ed.konemann
La crocifissione di dro, un esempio di minimo intervento su un opera di grandi dimensioni, quaderni del cesmar 7 il prato padova. Questo è un dipinto di 5 metri che alla luce di 120 lacerazioni del supporto è stato restaurato senza essere smontato dal telaio, con le premesse ele tecniche illustrate nel testo, resta lesperienza più impegnativa e il luogo dove più si sono adoperati in massa strumenti progettati per le singole esigenze di un opera, secondo me un esperienza insuperata a quasi 10 anni di distanza.
una serie di dati sugli adesivi sono in un capitoletto del libro Cremonesi,Borgioli, le resine sintetiche usate nel trattamento delle opere policrome, il prato PD.
Poi l'intervento di A.Finozzi nel convegno sulla foderatura tenutosi a ferrara, sempre ed il prato
poi ci sono alcuni articoli su Progetto restauro ma ora non ho tempo di cercarli uno per uno.
Ho capiton forse.. quello che intendi tu è quindi una "microsaldatura" filo a filo eseguita con un collante termoplastico a secco "sciolto" puntualmente con termocauterio + un rinforzo eseguito successivamente con (come scrivi tu) fili a cavallo oppure un reticolo calibrato. Mi sapresti dire che tipo di filo si utilizzano e cosa intendi per reticolo calibrato. se ho capito sbagliato dimmelo, grazie comunque
si è proprio una microsaldatura, per i fili si possono usare sia i fili di lino che i sintetici. Sono molto comodi i rocchetti di filo da cucito in poliestere perchè la gamma cromatica è sterminata e si possono trovar diversi colori che si adattano alle vecchie tele ed il filo è sottile ma resistente. I fili di lino anche vanno bene ma in genere sono un pò più grossi. SI può usare anche l'adesivo termoplastico, ma i migliori risultati, come pulizia di lavoro si ottengono con gli adesivi a base acquosa, che permettono di lavorare un pò con i fili dello strappo. In realtà saldare i fili è facile, con qualsiasi metodo, il difficile è essere sicuri che i fili combacino veramente,per questo serve l'ingrandimento, se i fili sono distanti anche solo un decimo di millimetro la distanza che li separa si riempie di adesivo, poi sembra saldato ma non lo è. Poi è laborioso risistemare i fili degli strappi complessi, e far rientrare i fili di ordito che in genere fuoriescono e rimangono liberi.
Buonasera, avrei bisogno di qualche informazione: devo restaurare una cornice in legno decorata con gesso, dorato. Non ho informazioni in merito nè al periodo di cui è stata fatta questa opera, nè dove sia stata conservata. Si presenta con evidenti distaccamenti del gesso, in alcuni casi completamente mancante. La doratura non è particolarmente rovinata. Attualmente la sto pulendo con un batuffolo di cotone imbevuto di acqua o di soluzione acqua e alcool al 50%. Avrei bisogno di sapere come fare a consolidare le parti in gesso che si muovono e quale materiale utilizzare per poter ricostruire il negativo delle parti in gesso andate distrutte. Per il gesso invece quale mi consigliate di usare? In ultimo, nelle parti stuccate non utilizzero' la foglia d'oro, ma il "rigatino" ad acquarello. Mi consgliate di utilizzare una vernice protettiva quando sarà terminata? Quale?
era meglio aprire un nuovo messaggio per questo, comunque...
l'acqua non è il materiale più idoneo per pulire una doratura, o meglio la pulisce benissimo....fin troppo, spesso non rimane niente (lo dico per chi legge nel tuo caso la miscela con acool ha un pò limitato immagino) a meno che l0oro non sia messo a missione , ne qual caso và benissimo.
in genere è preferibile fare il consolidamento PRIMA della pulitura, così il cotone non si attacca alle scaglie e con la pulitura si tolgono i residui di adesivo....
visto che la doratura resiste all'acqua usa colla di coniglio...in alternativa plextol, plextol addensato, o resine in soluzione.
per la stuccatura gesso e colla
per le parti da ricostruire, prendi le impronte con gomma siliconica.
per determinare la pulitura si fanno delle prove, poi dipende da cosa si deve togliere, il DA COSA lo si toglie è solo parte del problema.
Per una pulitura generale si usano le emulsioni grasse (emulsioni di idrocarburi emulsionati con piccole quantità di acqua e tensioattivo) o solventi, o appunto acqua chelanti o tensioattivi, ma più difficilmente perchè come dicevo sopra l'acqua leva l'oro.