Salve a tutti. E' la prima volta che mi imbatto in questo forum ma nessuno ha mai trattato questo argomento, anche se di materiale ce n'è! Iosono specializzata nel settore lapideo ma aimè mi è stata commissionata un'opera che raffigura la madonna dello Sterpeto dipinta ad olio su lastra di zinco.(E' sempre un ottimo sprono per imparare) Il dipinto era posizionato in una edicola votiva in aperta campagna quindi il suo stato di conservazione è pessimo. Vorrei sapere come è possibile effettuare una pulitura che non intacchi ulteriormente le poche scaglie di colore ancora presenti e che tipo di materiale utilizzare. in più vorrei sapere come reintegrare le lacune presenti e le mancanze che si trovano nella parte inferiore. Per l'integrazione pittorica poi è possibile usare sempre colori ad olio? se sì, che tipo di olio devo utilizzare? in ultimo, ma non meno importante, che tipo di protettivo devo utilizzare per la stesura finale? Vi ringrazio anticipatamente e vi allego una fotografia per chiarire meglio il tutto Federica
salve mi chiamo Franco D'Ambrosio mi occupo di restauro in modo professionale non sono riuscito a visualizzare la foto, comunque per quanto attiene le parti mancanti può procedere come segue impasti gommalacca e gesso di bologna e stucchi le zone mancanti,usi come aggrappante una miscela di gommalacca piuttosto densa. per la pulitura può utilizzare acetone tamponato e per le incrostazioni bisturi a pazienza. se vuole può contattarmi.
si leggerà che nell'ottica di limitare fenomeni di impoverimento del legante pittorico, è essenziale condurre la pulitura con la più bassa polarità possibile. per far questo sie segue il test di solubilità, nella versione dell'autore del libro linkato, è composto da due serie, entrambe partono da un idrocarburo , la Ligroina, e arrivano all'acetone e all'alcool etilico, i solventi più polari appunto: CHE VENGONO USATI PER ULTIMI!!!!!!! e solo se necessario, ma molto spesso si rileva che pe rla rimozione di vernici, non oleose, si riesce a rimanere nelle miscele intermedie senza arrivare all'acetone puro.
inoltre occorre considerare che i dipinti molto spesso hanno una coltre di sporco di deposito, che si rimuove malamente nei solventi, e richiede una preliminare pulitura cin ambiente acquoso (se il dipinto lo regge) con tensioattivi e chelanti.
questa solo una delle strade percorribili. sicuramente eviterei di andare con l'acetone puro su un dipinti che nemmeno sappiamo di che epoca siano (avete mai visto l'effetto dell'acetone su un dipinto tardo XIX° sec?)
la stuccatura a gommalacca è la prima volta che la sento.
Ringrazio tutti per la cortese attenzione. Spero di riuscir ad allegare l'immagine in questa maniera, in maniera tale da rendere più chiara la situazione. Per il momento sto operando sulla parte posteriore e non sto utilizzando ancora nessun tipo di solvente.Conoscono molto bene il libro che mi ha citato in quanto ho avuto la fortuna di conosceree seguire personalmente delle lezioni del Cesmar7. Più che un solvente sarei indirizzata all'utilizzo di un solvent gel ad azione chelante con Ph tra 5-9 ..vorrei tentar d eliminare i sali di corrosione..Cosa ne pensate? [img]/Users/macbook/Pictures/iPhoto Library/Modified/2012/21:mar:12/IMG_1211.JPG[/img]
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