ciao a tutti, rispondo a Giovanni prima, la "traduzione" è perfetta ed in linea con quello che scrive Roberto e che condivido in pieno. Effettivamente capita spesso anche a me di avere dei dubbi e chiedermi se le percentuali fornite poi vengono rispettate pedissequamente. Mi sono accorta che in realtà la pratica di laboratorio (e sicuramente una maggiore praticità) porta ad interpretare questo tipo di ricette, anche se espresse in percentuali, utilizzando "il sistema americano" descritto da Roberto e quindi ad una traduzione in gr e ml esattamente come hai fatto tu (posso darti del tu vero?). Volendo essere fiscali magari non otterremo una soluzione al 15 ma al 14% o al 13%, ma tutto sommato immagino che sarà la specifica pellicola pittorica a chiederci di aumentare o diminuire leggermente la quantità di resina necessaria...correggetemi se sbaglio. Quindi le ricette tradotte dovrebbero andare benissimo in linea di massima (ho preparato la Laropal proprio ieri in questo modo ), poi spetterà al restauratore capire di volta in volta quali variazioni apportare in relazione al caso specifico. Vorrei ringraziare Valentina per le preziose informazioni, spero di riuscire a mettere in pratica presto, ma dovrò procurarmi il macinello in cristallo e la lastra di vetro sabbiato per macinare i colori, immagino. mi riprometto di seguire appena possibile il corso di aggiornamento sulle vernici, si parlerà anche di questo vero Roberto? purtroppo Palermo era troppo fuori mano! notte ale
io uso pigmenti extra fini, così mi porto avanti, il lavoro con il macinello serve in realtà non a ridurre la granulometria del pigmento ma a bagnare perfettamente il pigmento con il legante, quindi consiglio di insistere su questa operazione con il legante già insieme al pigmento. Ovviamente pigmenti di alta qualità sono da consigliarsi. Probabilmente la differenza di trasparenza è dovuta al fatto che le pastiglie che si producono con le resine naturali con il tempo diventato più difficili da scigliere (suppongo), mentre i colori fatti sia con Laropal A-81 che con Paraloid B-72 a me risultano più coprenti che i tubetti, ma ripeto anche il pigmento fà la differenza, terre d'ombra per prime...
Grazie a Valentina per aver condiviso la sua esperienza di preparazione di colori, Grazie ad Alessandra per le ricette detagliate della sua esperienza al Nord.
Ciao Valentina, la tua esperienza è molto interessante, non ho capito una cosa......come li conservi una volta uniti pigmenti e vernice? vasetti? io faccio da me quelli ad acquarello ma una volta secchi ritornano utili.....basta bagnarli.....con le vernici?
è la stessa cosa, basta bagnare le pastiglie secche con il solvente. Come fai gli acquarelli? io li facevo da studente, gomma arabica in acqua tiepida 1:3.
Dici bene solvente....lo stesso usato per preparare la resina per l'impasto?....che a quanto pare puo' variare dalla shell + aromatico + xilene oppure wite spirit + aromatico + butil acetato o esiste la possibilità di usare un solvente o miscela solo per scogliere le pasticche?
per quanto riguarda gli acquarelli... gomma arabica e acqua 1:3 + una piccola quantità di miele. Ma non li lavoro con il pestello ma con una spatoletta piatta su vetro o su di una piastrella rivestita di smalto bianco , in senso rotatorio..... ho imparato questo sistema dalla preparazione degli smalti ceramici.
Laropal A-81 ha un range di solubilità molto ampio, quindi quasi tutta la gamma solventi può essere usata, ovviamente ce ne sono alcuni più utili di altri, per scigliere le pastiglie secche butil acetato, etil lactato....
Per fare i colori fai una miscela 40% Laropal A-81 nei solventi che abbiamo detto, ma per fare i colori non importa, tanto poi si seccano. E con quella miscela impasti come sei abituato a fare con gli acquarelli, pure io li faccio sulla piastrella con la spatola da pittore. Io li ho fatti così per diverso tempo, con solvente white spirit e xilene. Vengono opachi.
noi in laboratorio usiamo i colori gamblin che hanno la laropal come legante. ne lasciamo seccare un pò sulla tavolozza per far evaporare l'aromatico e poi li sciogliamo con etil lattato eventualmente miscelato con qualche solvente più volatile per accelerare l'asciugatura. immagino sia simile all'uso delle pastiglie e basandosi sugli studi fatti sulla stabilità della resina suppongo che ringano solubili alle stesse polarità per molti anni.
ha ha ha ci risiamo.....40%......40 gr di resina in 100 ml di miscela solvente.... infatti avevo immaginato una sluzione densa...piu' adatta all'impasto delle pasticche.
Sono di Conversano (Ba).........conterraneo di Alessandra
cmq no, 100% è il totale resina +solvente 40% = 40 grammi portata a 100 ml totali nel cilindro graduato, con buona apporssimazione forse più vicino esprimerla con 40 gr resina 60 ml solvente.
una cosa sola so di non sapere niente (Socrate) magari è un pochetto esagerato ma ............... corro verso nuovi orizzonti............ ..........e finiamola co questo senso di inferiorità geografica.