Faccio una piccola premessa,ed espongo qui un caso forse primo e quindi di studio; potrebbe essere in questo caso studiato assieme: mi trovo di fronte ad un dipinto eseguito su pannelli in glasal dello spessore di circa 1 cm negli anni 70. L'intero dipinto aveva una superficie di cira 120 mq. I pannelli in glasal contengono fibre di amianto. Il dipinto fu smantellato negli anni 80. I pannelli hanno subìto frammentazione, alcuni frammenti dei quali scomparsi. I pannelli sono in un magazzino. Attualmente si vuole recuperare il dipinto ritenuto di grande valore ed i frammenti del dipinto (circa 80 mq) dopo bonifica da amianto, dovrebbero essere restaurati. Fase 1 ricomposizione dei pezzi, pannelli, frammenti: mi trovo di fronte ad un problema, quello di ricomporre il dipinto su di nuovi pannelli, avevo pensato vetroresina, ma ... quale collante affinchè sia reversibile??? Le altre fasi per il momento non me le sono ancora poste. Avete suggerimenti in merito? Grazie
suggerirei la valutazione di adesivi applicati con strati di intervento (per es sughero o polistirolo) che però sono da valutare nell'nsieme dell'opera (sarebbe utile un immagine) e magari, se le condizioni lo permettono l'incollaggio solo per punti. farei la valutazione degli adesivi valutando efficacia\possibilità di rimozione, In genere chiamiamo "reversibilità" , la caratteristica di rimanere solubile nel tempo, quindi ogni resina che si comporti bene in tal senso. Per cose che devono avere la possibilità di rimozione , a patto che non siano solubili nei solventi impiegati, ultimamente mi trovo bene con una soluzione intorno al 40-50% di paraloid B-72 in butil acetato, a dispetto del fatto che il solo nome fà inorridire i più (salvo poi ritrovarlo ovunque ...dalla Cappella Sistina ai retri delle tavole, al ritocco su ceramica, alla pietra in esterno) è e rimane il migliore acrilico disponibile, usato ed utile anche come adesivo a solvente. Per il resto Non saprei come consigliarti.
allego una foto dei pannelli, l'idea di interporre un foglio di sughero non è malvagia, ma non so se possano resistere comunque. I pannelli della misura di 1 x 3 mt dovrebbero essere poi appesi e resi visibili.
Invio un'altra foto dei pannelli attualmente in magazzino ed una foto degli anni 70 dell'istallazione come si presentava. L'opera non sarà più riapplicata in esterno ma alle pareti in una sala interna.
ecco, se deve essere rimessa in quel modo e in esterno, forse , se possibile opterei per una soluzione più resistente che l'incollaggio, per esempio fermatura con viti o qualcosa di simile, magari senza forare le opere ma facendo sui podi dei frammenti dei perni filettati inserii nel pannello retrostante che forniscano appoggio e ancoraggio.
mmmmm, il dipinto non verrà più ripiazzato e reinstallato perchè la piazza non esiste più; Il dipinto sarà esposto all'interno della sala consiliare del comune; il mio problema è l'applicazione dei pannelli in glasal su ulteriori pannelli di supporto che li sostengano e ne permettano la fruizione. Avevo pensato a pannelli in vetroresina, ma la mia perplessità riguarda sempre l'incollaggio...
mmmmm, il dipinto non verrà più ripiazzato e reinstallato perchè la piazza non esiste più; Il dipinto sarà esposto all'interno della sala consiliare del comune; il mio problema è l'applicazione dei pannelli in glasal su ulteriori pannelli di supporto che li sostengano e ne permettano la fruizione. Avevo pensato a pannelli in vetroresina, ma la mia perplessità riguarda sempre l'incollaggio...
Grazie, anche se sinceramente il mio era un invito al confronto di tecniche e materiali da utilizzare in base alle esperienze di tutti i restauratori presenti sul forum...
personalmente non sò come meglio aiutarti, vediamo se qualcun altro partecvipa alla discussione, ma temo che la problematica sia talmente particolare che solo un approccio attraverso prove dirette con i materiali possa indicarti quale materiale selezionare. Credo che mantenendo il parametro della possibilità di disciogliere l'adesivo usato , si restrigna molto le possibilità, inoltre no sò come si comporta il Glasal all'incollaggio, ma la vetroresina temo non sia un materiale semplicissimo su cui incollare qualcosa con adesivi nonbicomponenti) . L'unica cosa che mi viene in mente è sughero incollato sulla vetroresina con il boostik o roba simile e pannelli incollati sul sughero con un altro materiale.
stavo pensando ad un ulteriore risoluzione: e se si costruisse un telaio in alluminio perimetrale ad ogni singolo pannello al posto della vetroresina? in questo caso mi troverei in difficoltà nella ricomposizione e ricollocazione dei frammenti più piccoli e comunque per questo avrei bisogno di un pannello che li sostenga....
non ti seguo. Però con spessore 1 cm puoi fresare a metà dello spessore per 4-5 mm tutto il perimetro dei frammenti ed inserire una linguetta in materiale da decidere con cui incollare tutte le parti e poi il pannello così ottenuto, con e senza vetroresina, o aerolam , fissato ad un telaio di alluminio.
C'è una fresa apposta per questo tipo di lavori, è un gambo sul quale è fissata ortogonalmente una piccola sega circolare (per intendersi)
http://www.bricomaniasrl.com/index.php?category=96&product=127 questa è quella del dremel che uso per giunzioni simili sulle tavole o sui piani di tavolini, ovviamente occorrerà trovare analogo prodotto di dimensione idonea al tuo caso. In genere le frese da legno lavorano anche sulle materie plastiche, unica accortezza è di far girare piano la fresatrice perchè il calore scioglie la plastica. in caso di un dipinto ovviamente la fresatrice si appoggia sul retro, oppure si può lavorare con la fresa montata sul banchetto.
può essere interessante come soluzione, unico problema è che i pannelli non posso inciderli con fresa per il problema legato all'amianto, o meglio il lavoro non potrebbe essere fatto perchè produrrebbe microscaglie di fibre di amianto e porzioni seppur minime di superficie su cui rieffettuare la bonifica. Quest'aspetto è particolarmente critico.