Premetto che i corniciai sono corniciai e non restauratori.
A costo di sembrare poco originale sono dell'idea che la realizzazione di un passepartout in cartoncino DUREVOLE PER LA CONSERVAZIONE sia la cosa migliore da farsi. Il fatto che la stampa, o in genere l'opera d'arte, non debba stare a contatto con il vetro o il plexiglass dipende da vari fattori. Certamente non solo dalla "respirazione", un termine un po' goffo forse dire che uno strato d'aria tra l'opera e il vetro permette che eventuali fenomeni di condensa non deteriorino rapidamente l'opera stessa. Mi è capitato di trovare stampe del tutto aderenti al vetro cui erano state appoggiate. A parte quindi ovvie considerazioni sulla protezione dell'oggetto, sulla possibilità di renderne manegevole lo spostamento (traslochi? cambio di arredamento? di gusti? un soggetto più interessante?) Inoltre il passepartout permette di ovviare a molte imperfezioni della carta Oltre che l'incorniciatura andrebbe valutato l'ambiente di conservazione (scartando pareti perimetrali, cappe di camino, illuminazione diretta e amenità del genere che piacciono tanto agli amatori ma che deteriorano così tanto le loro opere). E certamente va valutata l'opera stessa: la parte posteriore, il verso, è rilevante? Se la risposta fosse positiva anche quest'aspetto potrebbe essere debitamente valorizzato con un passepartout aperto da entrambe le parti. Posso infine accennare al fatto che non tutti sanno fare bene i passepartout e non tutti hanno a disposizione i cartono durevoli per la conservazione: inserire una stampa tra due pezzi di vetro è comunque una lavorazione più facile per chi non ha voglia di sforzarsi troppo. |